Ascanio della Corgna è famoso soprattutto per un grande duello, forse il più conosciuto del XVI secolo, ma è soprattutto un eccezionale uomo d’arme e ingegnere militare.
Nel primo volume pubblicato con Zhistorica, I Padroni dell’Acciaio, ho raccontato la storia di dieci uomini d’arme e capitani militari del XV e XVI secolo. Subito dopo, ho iniziato a pensare a un seguito, rimanendo a lungo sospeso tra l’idea di mantenere il format o passare a quello monografico.
Alla fine, la scelta è caduta sulla seconda. Nel 2021 ho pubblicato la prima monografia completa in italiano su Götz von Berlichingen, il famoso Mano di Ferro che combatté per quasi sessant’anni con un arto prostetico. Oltre ad aver mantenuto le stupende illustrazioni di Francesco Saverio Ferrara e le mappe e miniature originali che avevano già impreziosito I Padroni dell’Acciaio, con Götz von Berlichingen ho introdotto le note, che hanno contribuito a portare il tono complessivo del volume a metà strada tra la divulgazione e la trattazione accademica.
Dopo aver raccontato la storia di un grande uomo d’arme tedesco, mi interessava tornare in Italia. Il nostro Paese, infatti, specie nel XVI secolo, è testimone delle gesta di alcuni tra i più eccezionali uomini d’arme che la storia abbia consegnato ai posteri.
Ascanio della Corgna è a pieno titolo uno di loro. Famoso soprattutto per il “duello del secolo” con Giannetto Taddei, di cui parleremo ampiamente più avanti, Ascanio è stato un capitano di eccezionale valore, un ingegnere militare capace e, in generale, un uomo guidato dalla ferrea volontà di primeggiare e di ottenere un miglioramento della sua posizione sociale.

Con Gotz von Berlichingen, Ascanio riesce a superare una grave menomazione fisica occorsa in battaglia e a rialzarsi sempre dopo ogni battuta d’arresto fisica, economica e sociale.
Il contesto istituzionale, religioso e militare in cui si muove è quello, estremamente complesso, dell’Italia tra 1535 e 1570. La parte finale delle Guerre d’Italia, quindi, e il climax della lotta tra potenze cristiane e impero ottomano per il predominio sul Mediterraneo. I grandi personaggi della storia europea che ruotano o, meglio, quelli attorno ai quali ruotano le decisioni e le imprese di Ascanio sono di prim’ordine. Dall’imperatore Carlo V e dal re di Francia Francesco I – i grandi rivali della prima metà del XVI secolo europeo – ai papi Paolo III, Giulio III, e Paolo IV, fino ad arrivare al re di Spagna Filippo II e a Ferdinando d’Austria, Ascanio ha avuto modo di essere protagonista o testimone di molti fatti di eccezionale rilievo storico.
Anche passando dai sovrani agli uomini d’arme della sua epoca, non è difficile trovare Della Corgna accanto a personaggi come Piero Strozzi, Marcantonio Colonna, Rodolfo Baglioni, Gian Giacomo Medici, Alessandro Vitelli e molti altri.
Ascanio ha il suo centro di interessi e di potere nell’Italia Centrale, a Perugia, e, anche se nel corso della sua vita viene chiamato a compiere imprese al di là delle Alpi e nella contesa con gli ottomani, mantiene come interesse principale quello di stabilire e rinforzare il suo dominio su Castiglione del Lago e sul territorio circostante, che arriva fino alla Palude Chianina e, quindi, alle soglie della Val di Chiana.
Un uomo, un guerriero e un ingegnere militare il cui animo va facilmente in fiamme, quindi, ma in grado di pianificare a fondo e di comprendere pienamente quali siano le azioni necessarie a perseguire gli obiettivi che si è prefissato.
Questa è la sua storia.
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Buongiorno , l’articolo 1UW058Y346352 da me ordinato, non è ancora arrivato. Siccome non riesco a tracciare la spedizione, mi potreste gentilmente informare in merito?
Grazie.
Anna Maria Patassini