Archivio articoli

Tutti gli articoli storici disponibili gratuitamente su Zweilawyer.com. Scontri e guerrieri che hanno fatto la storia del mondo dall’Evo Antico a oggi, approfondimenti oplologici, scoperte mediche, dispute religiose, curiosità storiche e tanto altro.

33 pensieri riguardo “Archivio articoli

  1. Salve.
    Devo fare i complimenti al curatore del sito.
    Ho trovato delle notizie interessanti. Grazie.
    Sto scrivendo un romanzo storico (287-307 d.C.) e sono stati molto utili i consigli sulla bibliografia che mi potrebbe interessare.
    Pino Campo

  2. Grazie Pino, è già un miracolo che tu sia riuscito a consultare la bibliografia sul periodo romano, visto che l’ho sistemata solo dopo il tuo commento. Sistemerò le altre a breve, visto che hanno perso la formattazione nel passaggio da WP a Netsons.

  3. CAVOLI è il compleanno di roma e ancora zwei non ha postato il doveroso post tamarro

    sono contrariato…

    ma noo dai si starà rotolando nella lorica imbevuta di birra. domani sicuramente postrà qualcosa di imbarazzante

    1. Molto ot, ma sto cercando disperatamente da tempo le tue recensioni su arsalon e unica, e non le trovo da nessuna parte😭

  4. Zwei, farai un articolo sulla battaglia di Hastings (che,a quanto ho capito, la cavalleria di Guglielmo il Conquistatore sia stata decisiva)?

  5. (che,a quanto ho capito, la cavalleria di Guglielmo il Conquistatore sia stata decisiva)

    A quanto so io, la stupidità dei guerrieri di Harold fu altrettanto decisiva 🙂

  6. L’immagine del nobile cadetto fricchettone mi pare poco storica 😆

    Forse può in misura minima adeguarsi a certi nobili dal XII secolo in poi, ma nel IX secolo è fuori luogo. Carlo Magno stesso era analfabeta, ed egli stabilisce nell’VIII secolo che ogni singolo monaco debba saper leggere e scrivere – il che ci dice qualcosa sui valori della cristianità in fatto di cultura, in questo caso nella figura di un re invece che in quella di un ecclesiastico.

    Però non sempre si era interessati a mantenere e trasmettere le opere antiche: spesso ad esse si preferivano testi religiosi.

    Non sempre, sono d’accordo. Ma tra “non sempre” e “molto di rado” c’è un oceano. La Chiesa non metteva la salvaguardia della cultura come priorità, la sua agenda aveva voci più importanti, eppure il ruolo di conservatrice delle tradizioni è comunque rimasto centrale. Molti monasteri e abbazie lo consideravano imprescindibile. Molti, appunto, non qualcuno.

    Per questo insisto nel riconoscere il merito alla Chiesa. Specifico qui che non intendo la Chiesa come un corpus monolitico e perfettamente organizzato; la parte forse più importante del lavoro, quella dei primi secoli, è merito soprattutto del clero regolare, che lo portò avanti con unità di spirito ma in grande autonomia politica e religiosa. So che il termine Chiesa richiama alla mente (o alla fantasia) un colosso tirannico e tentacolare fatto in prevalenza di clero secolare. Tuttavia l’istituzione ecclesiatica si riferisce alla totalità quell’influenza sociale, spirituale e politica che fu il cristianesimo medioevale attraverso il clero regolare e quello secolare.

    Molti, appunto, non qualcuno. La mole del lavoro fatto, la sua persistenza nei secoli, la sua centralità nella regola indicano che il lavoro di conservazione fu figlio di uno spirito ampiamente condiviso, prima che dell’illuminazione del singolo.

  7. Alcune riflessioni su religione cristiana e Impero romano e Costantino:

    Che il figlio di elena abbia pensato di rinnovare l’impero con il cristianesimo è una balla o un concetto a posteriori .

    L’impero romano aveva tentato di estirpare il cristianesimo , costantino
    , con l’ editto di milano annuncia la fine delle persecuzioni anticristiane .

    Da bravo figlio di buona donna si converte ala fine dei suoi giorni per mondarsi dei suoi crimini…

    Il vero creatore dell’impero cristiano è teodosio che lo affossa con i figli , solo l’impero d’oriente sopravvive.
    teodosio che convertito per una malattia si salva ed è ricattato da ambrogio .

    Tra la consegna delle insegne a Zenone e l’imperatore carlo ci sono 324 anni , la burocrazia romana non è mai morta , accettando i barbari come militari per loro non cambiava molto tra un gundobad magister militum per i vari giulio nepote o un re merevingio la cosa è indifferente.
    è carlo magno che trasforma i vescovi in suoi funzionari legandoli ai feudi in maniera cosi’ capillare che già il figlio Lotario si troverà nelle peste per la fine dei benefici

    e li inizia la vera notte dell’europa : invasioni vikinge ,arabe e ungare …

    Sul piano teologico la riforma costantiniana è limata da vari concili in cui il papa di roma approfittando della crisi militare di Costantinopoli , se qualcuno guarda cosa era rimasto all’impero nel VIII secolo , si rende indipendente dall’impero crea un patto con Pipino che gli permette di ammazzare l’ultimo merevingio ( il papa che ci dà il buon esempio) e di annettere al ducato romano la pentapoli bizantina con l’ultima capitale dell’ occidente .

    Baccio 8)

  8. è tutto molto bello, ma avete postato nella sezione “archivio storia” e non sulla bacheca storica. xD

    Zwei ci farà di certo decapitare per questa profanazione xD

    Accolgo le correzioni di baccio, onore a lui.

    @Nurades
    Diciamo che siamo arrivati ad un punto d’incontro: tu da una parte riconosci che la chiesa non è stata perfetta, io dall’altra ne riconosco in una certa misura i meriti. Possiamo chiuderla qui però (salvo nuove dall’atteso commentone di Cecilia), no?

    Per il resto, Matteo Montesi imperat.

  9. Salve
    sono uno studente di Lettere e come tanti un grande appassionato di storia classica e medievale.
    Tra i vari siti che ho visitato per approfondimenti questo mi ha davvero colpito, quindi non posso fare a meno di fare i miei più sinceri complimenti.
    Ed ora una piccola richiesta………
    Vi è uno scontro semi-dimenticato svoltosi intorno al 51 d.C sotto l’Impero di Nerone, il luogo è la Britannia, gli antagonisti sono il generale Gaio Svetonio Paolino e la regina degli Iceni Budicca (o Boadicea).
    Lo scontro ha dimensioni EPICHE, una sorta di Termopili Romana…. è la battaglia di Watling Street.

  10. Ciao Zweilawyer,

    sarebbe possibile pubblicare un articolo, anche succinto, dedicato al modo in cui, nell’antichità o nel medioevo, i sovrani di regni o imperi partecipavano alle battaglie. In altre parole, costoro combattevano personalmente corpo a corpo con i nemici, oppure rimanevano al sicuro dietro il proprio esercito?
    Sarei molto curioso di avere qualche informazione più precisa, al riguardo.

    Grazie.

  11. Ciao Francesco,
    il tema è interessante, e ne ho trattato una piccola porzione nell’articolo SPOLIA OPIMA. Non so se gli dedicherò un post apposito, ma posso dirti che l’approccio alla battaglia è diverso da persona a persona, quindi ci sono stati molti comandanti pronti alla prima fila e ancora di più che hanno passato decine di battaglie trincerati su una collinetta nella retroguardia.

  12. Caro Zwei,
    Una volta tanto faccio un post serio, senza dover tirare in ballo i demoni che ballano nella mia mente (sai… fantatrash e cose simili…). Per prendere due piccioni con una fava, sto cominciando a studiare qualcosina di storia consultando fonti in lingua inglese/americana, così da migliorare la comprensione della lingua e per arricchire il mio bagaglio culturale.
    Su tubo c’è il canale di CrashCourse, dove tale John Green fa varie lezioni di storia trattando ogni argomento in circa 10-12 minuti. Fra gli episodi mi è capitato anche quello sulle crociate, ma dato che le mie conoscenze in merito si sono fermate agli anni delle superiori (e con un testo molto ma molto generico) volevo sapere da parte tua come reputi l’accuratezza e la veridicità dei contenuti proposti in questo video:

  13. Io ho una mia teoria, probabilmente meritevole di essere demolita completamente, ma tant’è. I romani se non sbaglio già si riferivano al territorio a sud delle Alpi come all’Italia, e le provincie italiane avevano tutta una serie di riguardi, mi par di ricordare. Io penso che se l’Italia non fosse stata fisicamente divisa in due dal bubbone pontificio, avrebbe seguito (magari in ritardo, magari disordinatamente) la strada di unificazione del Paese percorsa dalle altri grandi monarchie europee. Un’Italia unita dal Medioevo, con Venezia, Genova, Firenze, i ducati centrali, Milano, il Sud Italia ecc. ecc. uniti in un’unica nazione sarebbe diventata in breve la nazione egemone a livello europeo, almeno a livello economico (se consideriamo che la sola Venezia o Firenze se la poteva giocare tranquillamente a livello economico e commerciale con aree nord europee ben più vaste). Nessuno mi toglie dalla testa che le avventure dei Paesi europei in Italia, il loro saccheggio, il loro veterocolonialismo, siano stati dovuti anche, se non principalmente, alla volontà di tenere un potenziale rivale pericolosissimo diviso e in lotta al suo interno. Il Vaticano in questo senso probabilmente ha agito come il classico utile idiota.
    Che ne pensi Z? Merito la crocifissione in aula esami della facoltà di Storia? 🙂
    ps: non mi occupo di storia, ma di tutt’altro, però ne sono appassionato.

    1. Se devo essere sincero, penso che l’unità d’Italia sia stata raggiunta solo nel XIX secolo per altri motivi. Longobardi, Bizantini, Arabi, Municipalità e Repubbliche (Venezia su tutte)… in pratica nessuno volle mai rinunciare alla propria autonomia (o all’egemonia sui vicini).

    2. Nessuno mi toglie dalla testa che le avventure dei Paesi europei in Italia, il loro saccheggio, il loro veterocolonialismo, siano stati dovuti anche, se non principalmente, alla volontà di tenere un potenziale rivale pericolosissimo diviso e in lotta al suo interno.

      In realtà erano i vari staterelli italiani ad invitare lo straniero, in genere per soddisfare qualche loro appetito di conquista o per fare dispetto al rivale di turno. Per farti un esempio, la prima discesa del Barbarossa in Italia ha origine quando la città di Lodi si mese a piagnucolare alle corte imperiale di quanto fosse kattiva la città di Milano. Pensa agli Angioini, che vennero invitati a prendersi la Sicilia per cacciare gli Svevi; o agli Aragonesi, chiamati dai siciliani per scacciare gli Angioini.
      Non c’era nessun tacito accordo. Fu il nostro campanilismo da 4 soldi a farci rimanere divisi… Ieri, così come oggi.

      1. Pensiamo anche ai potentati del sud, che già nel IX secolo non si facevano scrupoli a chiamare bande saracene per mettere a ferro e fuoco i possedimenti del vicino.

      2. O a Cesare Borgia che “invita” i francesi. Questo è sicuramente vero, tuttavia rimango convinto che senza lo Stato Vaticano anche l’Italia avrebbe avuto il suo Carlo il Calvo. O magari da Roma sarebbe partito un movimento unificante e si sarebbe giunti a una sorta di federazione, con un potere centrale e ampie autonomie periferiche. Un po’ come i vari potentati si “spartivano” il papato, sarebbe successo lo stesso per il trono. E un’Italia unita nel Medioevo sarebbe stata la prima potenza europea, senza dubbio.

  14. Buongiorno!
    Mi sono imbattuto in questo sito alcuni mesi fa e me lo sto, pian piano, spulciando con avida attenzione. Trovo interessantissimi i tuoi articoli e altrettanto affascinanti alcuni dei commenti espressi dai tuoi lettori.
    Vorrei esprimerti le mie congratulazioni, perché sei riuscito a rendermi attraenti anche periodi storici che finora mi risultavano noiosi.
    Chiaramente, in questi casi, curiosità chiama altra curiosità e oggi mi è venuta quella di saperne di più sulla condizione dei minori nel medioevo.
    Ho scorso l’archivio articoli ma non mi sembra di aver trovato nulla di attinente.
    Per caso, conti di scrivere qualcosa al riguardo o mi sapresti consigliare qualcosa (anche in lingua inglese)?
    Grazie, comunque, per l’impegno che profondi in una attività che la maggior parte delle persone giudicherebbe inutile, in quanto non immediatamente remunerativa.
    Con stima,
    Federico.

  15. Buondì!
    Dopo aver letto, stamane, della fine di Nalanda (la mia esplorazione delle tue pagine segue criteri abbastanza personali) e tutti i commenti all’articolo, ho cominciato a fare delle associazioni mentali che mi hanno portato a chiedermi se ti sia mai balenata la fantasia di trattare anche la storia delle monete italiane.
    Ciao e buona giornata!
    P.S.= riguardo la domanda che ti posi circa la condizione dei minori nel medioevo, hai qualcosa?

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