Qualche anno fa nella città di Londra c’è stato un ritrovamento archeologico davvero unico ed interessante: uno stilo romano di ferro risalente al 70 d.C., pochi decenni dopo la fondazione della città da parte dei romani.

Lo stilo romano è stato scoperto dal Museum of London Archaeology (MOLA) durante gli scavi per la sede europea di Bloomberg accanto alla stazione di Cannon Street, sul lato della riva del fiume Walbrook, un affluente ora perduto del Tamigi. La scavo di Bloomberg si è svolto tra il 2010 e il 2014 e ha portato al ritrovamento di circa 14.000 reperti, tra cui questo stilo dall’iscrizione ironica.

Michael Marshall, uno degli esperti che ha visionato i reperti romani, ha detto che si tratta di un “oggetto assolutamente spettacolare, uno degli oggetti più umani ritrovati nella Londra romana. È molto semplice e spiritoso. Riesce a dare un’immediata percezione della persona che l’ha scritto“.

L’iscrizione sullo stilo di ferro recita:

ab urbe v[e]n[i] munus tibi gratum adf(e)ro
acul[eat]um ut habe[a]s memor[ia]m nostra(m)
rogo si fortuna dar[e]t quo possem
largius ut longa via ceu sacculus est (v)acuus

la traduzione potrebbe essere questa:

“Sono venuto dalla Città. Vi porto un dono di benvenuto con una punta affilata perché tu possa ricordarti di me. Chiedo, se la fortuna me lo permette, di poter (donare) con tanta generosità quanta è lunga la strada (e) quanto è vuoto il mio portafoglio”

In altre parole, come si legge sul sito del MOLA: lo stilo è un regalo che ricorda al destinatario il suo mittente, il quale riconosce ironicamente che si tratta di un regalo a buon mercato. Insomma, avrebbe voluto fare di più, ma non ha potuto. Un’ironia che ricorda quella che si legge su alcuni souvenir che si regalano ancora oggi. In breve si tratta dell’equivalente romano di “Sono andato a Roma e ti ho portato solo questa penna“, e questo ci porta a notare come l’umorismo di una persona vissuta quasi 2000 anni fa fosse molto simile a quello odierno.

Un altro reporto molto interessante, questa volta proveniente dall’Egitto, è la famosa lettera di un legionario alla sua famiglia. L’abbiamo tradotta circa otto anni fa e da allora il suo contenuto è stato copiato e riproposto su molti siti e pagine social.

L’iscrizione sullo stilo di ferro è stata decifrata da poco, poichè inizialmente, a causa della corrosione, era completamente illeggibile. Insomma, immagino un sorriso che si allarga sulla faccia dell’autore del restauro mentre le frasi di un buontempone romano vengono alla luce.

I romani utilizzavano tavolette cerate e stilo per scrivere e infatti tra gli altri reperti scoperti durante gli scavi per la sede europea di Bloomberg ci sono oltre 400 tavolette di scrittura cerate. Questi documenti offrono, a detta degli esperti, degli spunti interessanti sui primi decenni del dominio romano in Gran Bretagna, ma non si trovano ancora online. Mentre, però, le tavolette contengono per la maggior parte questioni legali e commerciali, lo stilo è un oggetto straordinariamente personale.

Questa stilo di ferro romana ci offre una finestra unica sul passato della città e dei suoi abitanti durante l’epoca romana. La scritta “Sono venuto dalla città” lascia intendere che la persona che ha scritto l’iscrizione era originaria di un’altra città, molto probabilmente Roma. Questo ci fa capire come Londinium, sebbene ai margini dell’Impero, fosse un importante centro di commercio e di governo, ben interconnesso con il mondo romano.

La scoperta dello stilo evidenzia anche il ruolo cruciale che la scrittura e l’alfabetizzazione giocavano nell’epoca romana. Era infatti fondamentale per commercianti, soldati e funzionari, che spesso erano lontani da casa, mantenere i contatti con amici e familiari. La possibilità di scrivere e inviare messaggi, anche solo per condividere una battuta ironica, era un modo per sentirsi meno soli e isolati in un mondo così vasto e complesso.