Sesso nel Medioevo: il X Secolo

Parlare della sesso nel medioevo non è semplice, poiché si possono trovare testimonianze originali ed erronee concrezioni moderne anche all’interno dello stesso testo.

Utilizzerò in prevalenza un libro di G.M. Cantarella, Una Sera Dell’Anno Mille, che rappresenta uno dei più riusciti tentativi di miscelare un’opera storiografica con uno stile godibile e accattivante.

Partiamo dal preconcetto che quasi tutti hanno sull’argomento: il sesso nel medioevo era visto come un peccato osceno, mostruoso, o, come direbbe un mediocre scrittore di horror per bambini, blasfemo. Chiunque fosse sospettato di azzardare qualcosa in più di una modesta posizione del missionario veniva affidato alle cure amorevoli di zelanti torturatori e poi gettato sul rogo senza tanti complimenti.

In realtà conviene spogliarci dei panni moderni ed entrare nella pelle di un uomo dell’epoca. Oltre al lavoro non è che ci fossero tanti svaghi. Niente social media, smartphone, tv, dvd, videogames, libri (c’erano pochi libri e pochissimi capaci di leggere), e chi più ne ha più ne metta. Insomma, a parte qualche festa paesana, i racconti dei familiari e poco altro non c’era molto da fare. A eccezione del sesso.

Spesso si parla di quanto fosse avanzato il culto del sesso in Oriente, con il kamasutra e le sculture di un famoso tempio che tutti conosciamo, ma gli Europei non eravamo da meno. La sessualità nel medioevo era viva e vitale. Anzi, il repertorio delle pratiche oscene tramandatoci dall’abate di Cluny, Odone, arriva a dei livelli che sarebbero considerati “spinti” anche ai giorni nostri.

Ecco un passo tratto dai suoi scritti, dove enumera una serie di pratiche e peccati sessuali piuttosto diffusi alla fine del primo millennio:

Hai posseduto tua moglie o altra donna more canino? Hai avuto rapporti sessuali durante le mestruazioni? Hai avuto rapporti con tua sorella o tua zia? Hai forse avuto rapporti omosessuali? hai esercitato la sessualità con un maschio, mimando, come fanno alcuni, l’atto sessuale fra le sue cosce? Ti sei dato all’onanismo reciproco, fino all’appagamento sessuale? Hai forse ricercato la soddisfazione sessuale servendoti di una cavità lignea o altro?

Odone pensa quindi sia necessario evitare ogni rapporto che preveda posizioni diverse da quella del missionario. Le mestruazioni poi, ritenute umori disgustosi e maligni, sono un ostacolo insormontabile al rapporto. Non parliamo poi dell’incesto, che in quel periodo ha una certa diffusione anche a causa della modesta dimensione dei centri abitati e della presenza di diverse generazioni all’interno della medesima abitazione.

sesso nel medioevo
Scena erotica medievale.

Odone dedica ampio spazio all’omosessualità, trattando sia la pratica della “simulazione vaginale” (inta coxas), sia la masturbazione reciproca, e non disdegna la trattazione di una pratica bizzarra come la dendrofilia. Anche al giorno d’oggi si leggono notizie assurde, che raccontano di uomini impegnati ad avere rapporti con biciclette, tubi di scappamento e panchine, ma gli uomini medievali non dovevano essere da meno.

Odone continua:

hai avuto rapporti contro natura, unendoti ad un maschio o addirittura con animali, quali cavalle, giovenche o asine?

La penetrazione fra due uomini è la terza pratica omosessuale distinta dall’abate, ed anche la peggiore. Egli condanna fermamente “l’uso femminile della carne maschile” (definizione, per certi versi, geniale). Ciò che lo disgusta è che:

…un maschio nitrisca di voglia per un maschio… Questo è più grave dello stupro.

Leggermente al di sotto dell’omosessualità c’è un sempreverde della sessualità umana: la zoofilia. Dal punto di vista medico, sarebbe interessante sapere quante e quali malattie si potevano contrarre facendo delle bestialità del genere. Ad ogni modo, la zoofilia è vecchia quanto l’uomo, visto che già in diversi graffiti preistorici sono rappresentate scene di sodomia fra uomini, cervi, vacche e altre bestie.

Scultura di Ercolano. Un satiro che sodomizza una capra, per di più in posizione frontale.

Finita la reprimenda nei confronti del sesso maschile, il buon Odone passa alle donne, dimostrandoci che nel buio dei confessionali molte di loro facevano delle rivelazioni vergognose.

Ti sei forse comportata anche tu come alcune donne che si fanno oggetti e altri marchingegni a mo’ di membro virile? Li hai adattati alle tue o altrui intimità per provare piacere con altre donnacce o esserne da queste posseduta? anche tu ti sei comportata come alcune donne che provano piacere da sole? Anche tu ti sei comportata come altre donne che, per soddisfare le loro pruriginose voglie, si uniscono fra loro per fare l’amore?Anche tu ti sei comportata come alcune donne che provano piacere sessuale ponendo il loro bambino sulle parti intime, quasi a mimare l’atto sessuale? Anche tu ti sei comportata come quelle donne che, stese sotto un animale, si servono di qualsiasi tecnica per avere con lo stesso un rapporto sessuale?

Quanto alla prima affermazione, anche l’uso di dildo rudimentali risale alla preistoria. Nella Grecia antica vengono menzionati più volte (vedi nella Lysistrata di Aristofane) come oggetti ricercati, fabbricati in cuoio e legno da bravi artigiani (seguendo le indicazioni della cliente). Probabilmente il loro uso continua durante l’epoca romana e raggiunge l’alto medioevo.

Le donne dell’epoca però si spingono anche oltre, adattando i falli posticci “alle loro intimità“, forse con legacci o roba del genere, con il lussurioso fine di penetrarsi vicendevolmente. Insomma, i sexy shop di oggi non hanno inventato nulla di nuovo.

Le ultime due prassi sono davvero tremende. Non voglio approfondire la prima, perché mi sembra orrenda anche senza specificazioni, mentre la seconda, ovvero la zoofilia passiva, immagino fosse piuttosto complessa. Eppure alcune donne riuscivano a farsi soddisfare da cani e altre bestie, forse puledri o somari. Odone parla di “qualsiasi tecnica“, è quindi evidente che alcune di loro dovevano industriarsi parecchio per ottenere ciò che volevano.

Dildo di 5.000 anni fa

Ed ecco la parte peggiore:

Hai fatto quello che alcune donne hanno l’abitudine di fare, e cioè: prendono un pesce vivo e se lo introducono nel sesso fino a che esso non muoia, per poi cuocerlo e darlo da mangiare ai mariti [come filtro d’amore]

Condivido e comprendo il vostro stupore. Pescare un pesce e farlo morire al proprio interno, prima di cuocerlo e servirlo come una prelibatezza, è qualcosa di assurdo.

Odone passa poi alla necrofilia, alla “fornicazione fra i polpacci o i piedi” di un amico, ecc., completando un repertorio di pratiche sessuali medievali molto interessanti.

Per delle confessioni del genere non possiamo fare a meno di immaginare, come ho detto in testa all’articolo, atroci torture e roghi purificatori, ma in realtà basta qualche penitenza per espiare il peccato.

La questione dei filtri d’amore è interessante, visto che Odone cita altre due prassi:

Hai bevuto del sangue o del seme di tuo marito, affinchè lui ti ami di più?… Hai fatto quello che alcune donne hanno l’abitudine di fare, e cioè: si stendono bocconi a terra con le natiche scoperte e ordinano che si faccia il pane sui loro fianchi nudi; poi, cotto quel pane, lo danno da mangiare ai mariti, perchè le amino di più?

La cosa non deve stupire, per buona parte del medioevo abbiamo migliaia di testimonianze circa impasti di erbe magiche, filtri e altre magie fai-da-te. Anche in questo caso le pene imposte dalla Chiesa erano risibili.

Comunque, dal racconto di Odone emerge un rifiuto quasi completo della sessualità, in ogni sua forma e perversione, secondo il modello che andava diffondendosi presso i monasteri. Fra l’altro, presso questi ultimi l’omosessualità veniva spesso a galla, ed era scoraggiata a tal punto che Odone, quando ancora si trovava a Baume, fu punito per aver accompagnato un novizio al bagno, in piena notte, senza accendere la lanterna!

Come riporta il Cantarella nel già citato Una Sera Dell’Anno Mille, Odone racconta di come il peccato sia sempre in agguato. Addirittura un valoroso eremita aveva iniziato una intensa pratica masturbatoria dopo aver avuto delle polluzioni notturne, quindi Odone consigliava di “schiacciarsi le parti inguinali con delle lamine di piombo, come facevano gli atleti antichi per evitare che le polluzioni notturne li privassero delle forze.”

In una delicata introduzione ai peccati sessuali, Odone non risparmia gli Ebrei, che prima della distruzione del tempio si vestivano con “vesti esotiche e femminee“, si radevano la barba e “si truccavano la faccia di bianco come le meretrici“.

Insomma, oltre al ruolo di untori, divorabambini e perfidi usurai, Odone sembra deciso ad appioppare agli Ebrei anche un riconoscimento speciale anche in materia di sessualità nel medioevo (degenerata)!

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 13 settembre 2010.


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46 pensieri riguardo “Sesso nel Medioevo: il X Secolo

  1. Odone sarebbe stato molto a suo agio con gli autori fantasy italiani: qui non ci facciamo mancare niente, dai dendrofili (ahimè ormai emigrati) ai più furibondi sodomiti.

  2. Articolo molto bello. Le zozzerie mi piacciono sempre.

    Insomma, meglio stuprare qualche giovinetta adolescente

    Sono d’accordo. ^_^

    Bella la ricetta col pesce. Sembra buona. Devo solo trovare un’amica disposta a marinarmelo così.

    Riguardo gli strap-on, pare fossero in voga ancora nell’Ottocento (ce ne è uno in De Figuris Veneris di Édouard-Henri Avril, del 1906), anche se ormai le pratiche sessuali sono difficili da decifrare visto che il politically correct portava a tacerle più di prima. Bei tempi il ‘700 e i primi 30 anni dell’Ottocento, quando ancora ci si poteva vantare in pubblico di quante amanti si avevano o di come trombavano… incluse le donne!

    A Londra nel 1840 c’era ormai solo lord Hertford a mantenere apertamente un harem, il che cinquant’anni prima era pratica corrente frai signori del suo rango. Ancora agli inizi del secolo la viscontessa Melbourne, madre del Primo ministro, enumerava ridendo i cinque padri dei suoi cinque figli dei quali solo il primogenito era del marito;

    E l’importanza della religione nella vita privata? Zero.
    Wellington dichiarò più volte il suo parere sull’inutilità delle messe, come quando disse che gli pareva insensato “passare tutte le domeniche un’ora a testa nuda in una chiesa non riscaldata a rischio di raffreddarsi”.

    All’uscita di un tremendo sermone, lord Melbourne dichiarò che “era veramente insopportabile che si permettesse alla religione di entrare nella vita privata.”

    Sono d’accordo con Melbourne.
    Poi venne tutta la merda del Risveglio Evangelico (assieme a pochi aspetti positivi, visto che furono proprio i santarellini a premere per le riforme sociali che migliorarono le condizioni di vita dei lavoratori, non certo gli inesistenti socialisti) e tutta la società, per colpa dei borghesi che volevano essere Belli, Puri, Perfetti e Religiosissimi (e che andavano a messa ogni domenica, anche due volte), si doveva adattare… aristocratici inclusi che invece fino a poco prima erano più sessualmente “moderni” di tanti uomini d’oggi.

    ora lady Bessborough, per quanto bella, ricca e spiritosa, era emarginata dall’alta società perché aveva avuto delle avventure troppo clamorose.

    Ci si può scopare anche i lampioni a gas, purché la notizia non giri troppo. Sessualità vittoriana: non importa cosa fai “in privato” e con chi, che sia un asino, una ragazzina di 12 anni comprata dal padre o un energumeno arabo di 150 kg, basta che non si sappia troppo in giro (ovvero non finisca sui giornali, sempre a caccia di gossip, come quei giornalisti merdosi del Punch) col rischio di sputtanare tutta l’alta società agli occhi dei religiosissimi borghesi.

    Le citazioni vengono da “La vita quotidiana in Inghilterra ai tempi della regina Vittoria” di Chastenet.

    Odone non risparmia gli Ebrei, che prima della distruzione del tempio si vestivano con “vesti esotiche e femminee”, si radevano la barba e “si truccavano la faccia di bianco come le meretrici”.

    Tipo certi giovani d’oggi con le camicie alla moda attillate, da femmina, i volti belli sbarbati e tutti ben curati. Eterosessuali di “tendenza” (frociosa).
    Non mi fido della gente senza barba.

    1. … mentre quelli con la barba ? Affidabili? Bah! Spesso pieni di problemi… con barba collegata al ….non piacersi, all’incuria personale, al sentirsi più virili…non so cosa sia peggio.

  3. Si tratta di un articolo indubbiamente interessante, e sono addolorata aver sentito parlare solo di banali sfregamenti su rocce a forma fallica da parte di donne nude nei rituali celtici e latini. Il commento del Duca Carronan è un’ottimo corollario.

    Parliamo di roba davvero pesante, e penso che tutte le fanciulle del blog non abbiano mai neanche immaginato ( se lo avete fatto mandatemi una mail) che fosse possibile.

    Grazie a quello strumento del demonio denominato Facebook ormai non esiste donna che non sappia leggi americane quali:

    È legale che una gallina faccia sesso con un essere umano ma solo se questi è PASSIVO.

    È consentito avere rapporti sessuali con i porcospini o con altri animali purché non superino i 20 chili di peso.

  4. il buon Odone passa alle donne, dimostrandoci che nel buoio dei confessionali molte di loro facevano delle rivelazioni vergognose

    Zwei, sporcaccione, stavi ancora pensando alla zoofilia maschile 😀

    L’uso creativo dei prodotti ittici è spassosissimo, vibratori ante litteram XD anche se immagino le improbe femmine dovessero essere davvero fulminee per, ehm… non far schiattare la trota prima di averla inserita 😆 Nulla che l’innocente Terra Nova potesse mai immaginare, comunque :8

    Terra Nova

  5. Riguardo alla copula con i somari ed altri equini (ad eccezione, forse, dei puledri) non credo che sia fattibile senza che la vogliosa malcapitata tiri le cuoia in maniera molto poco simpatica… ^^

    Ma Odone non era quello che paragonava la donna ad un sacco pieno di letame?

  6. @Frundsberg:

    Anche tu ti sei comportata come quelle donne che, stese sotto un animale, si servono di qualsiasi tecnica per avere con lo stesso un rapporto sessuale?

    Quello “stese sotto” però fa pensare che Odone non avesse le idee tanto chiare sui modi in cui una donna si può accoppiare, che so, con un cane lupo o con un delfino. Certo non coi cavalli (ma mi piacerebbe che qualcuna mi smentisse).

  7. Già è tanto che sia riuscito a descrivere dei sollazzi sessuali così perversi. Povero Odone, cercava di fuggire il peccato e invece bastavano due chiacchiere con un popolano (o una popolana) per fargli scoppiare il cuore (e forse anche il membro). :[

    @kagura

    ho sistemato il tuo messaggio. Se negli Usa hanno sentito il bisogno di disciplinare tali pratiche, evidentemente c’era una ragione valida… e ciò mi disgusta come la pizza di fango del Congo.

  8. *92 minuti di applausi* (soprattutto per la scultura di Pan col satiro conservata qui a Napoli e di cui conservo con gelosia una foto che mi ritrae assieme a loro in posizioni piuttosto “intime”)

    Ammetto che fino a 5 minuti fa non conoscevo la “dendrofilia”. Nè come parola, nè come perversione sessuale. Non so se definirla depravata o genialata…

    Bisogna ammettere che Odone con quelle domande al giorno d’oggi sarebbe stato un perfetto pubblicitario.
    “Hai posseduto tua moglie o altra donna more canino? Hai avuto rapporti sessuali durante le mestruazioni? Hai avuto rapporti con tua sorella o tua zia? Non preoccuparti! Grazie alle pratiche odoniane, oggi non ne avrai più bisogno!”

    Giuro che mi aspettavo qualcosa del genere…

  9. ‘Spetta Zwei, non è che in USA esistano proprio proprio delle leggi ad hoc (voglio fare l’avvocato del diavolo…): ci si riferisce di solito a singole sentenze su casi un po’… ‘particolari’, che vengono poi prese a modello per successivi processi (un po’ come le sentenze della Cassazione qui in Italia, che creano precedenti pericolosi, come la storia dello stupro e dei jeans con la zip :[ ) Ecco da dove vengono tutti quegli strani obblighi e divieti statunitensi, citati a mo’ di curiosità esotiche… certo, il tuo ragionamento di fondo resta valido, in America c’è davvero qualcuno che ha fatto sesso con animali di piccola taglia (ma insomma… proprio i porcospini dovevano scegleire?!? 😆 ) e magari l’ha scampata, altri hanno scelto la categoria +20 kg e sono stati condannati, e dall’unione di queste due sentenze è nata l’ultima citazione di Kagura

    Terra Nova

  10. e poi i porcospini è noto essere tra gli animali con la più alta densità di parassiti per centimetro quadro di pelo

    @zwei
    però qualche passo sulla necrofilia potevi metterlo, è particolarmente interessante anche come deriva fantazi, “il negromante animò il cadavere della donna e possedendola a pecorina esclamò «aaah! Così mi piace, bella frollata!»”

  11. Tutto questo parlare di anguille mi ha fatto tornare in mente la scena di ‘Memorie di una geisha’ in cui la maestra della protagonista, per spiegarle il sesso, le chiede se le avessero mai detto come ‘l’anguilla degli uomini ogni tanto dovesse far visita alla caverna delle donne’ o qualcosa del genere’, e la protagonista risponde rapidamente ‘Maestra! Io vivo con Hatsumomo!’ (che definire di facili costumi è usare un eufemismo XD)

    …resto dell’idea però che un mozzico di anguilla laggiù ti faccia ululare dal dolore :[

    Terra Nova

  12. Anche io mi sento di supportare la tesi dell’anguilla, in ragione della facile reperibilità (specie in alcune zone d’Italia) e della sua tendenza, già accennata da Francesco, ad insinuarsi in ogni pertugio.

    @iome
    forse dirò qualcosa sull’argomento in qualche altro articolo, anche perchè se gli dedicassi un articolo apposito verrei additato come un novello Carl Tanzler 😆

  13. non dimentichiamo che le anguille vivono per metà della loro vita dentro a un buco. C’è una leggenda araba che parlava proprio di questa “foresta” di sottili teste che uscivano dal fondo del mare.

    Le anguille morsicano? effettivamente sono dei predatori, ma in tanti anni che le ho cucinate (vive ovviamente) mi sa che han preso più mozzichi loro da parte mia che non il contrario. 😆

  14. Ricordo diversi film, edificanti & educativi, di donne che di fanno possedere da simpatici equini. Ciò testimonia che la cosa con il debito allenamento è possibile.

  15. ricordo questa donna
    [img]http://newsimg.bbc.co.uk/media/images/40886000/jpg/_40886669_cicciolina.jpg[/img]

    pur avendo avuto a che fare con quest’uomo
    [img]http://4.bp.blogspot.com/_-sxymyB1K5g/SUElf91BBzI/AAAAAAAAClE/QwA31xjqid0/s400/john-holmes.jpg[/img]

    l’allenamento non mancava

  16. Occhio che parte l’angolo di Quark ^^

    Quella di Cicciolina e il Cavallo è una leggenda metropolitana. Di fatto un essere umano non può “sostenere” l’approccio di uno stallone senza riportare conseguenze letali…la stregrande maggioranza dei Mammiferi, equini inclusi, è infatti dotata di un pene osseo, la qual cosa, unita alle non trascurabili dimensioni del pendolo del nostro amico con gli zoccoli, lo rende in grado di impalare letteralmente chi volesse cimentarsi nell’impresa ^^

    Riguardo all’anguilla invece la cosa è più che fattibile, benchè, a differenza di animali simili (come il grongo), non dimostri una predilezione particolare per i buchi, può essere utilizzata come trastullo, in virtù anche del fatto che è in grado di respirare ossigeno anche dall’aria.

  17. ‘Spetta Zwei, non è che in USA esistano proprio proprio delle leggi ad hoc (voglio fare l’avvocato del diavolo…): ci si riferisce di solito a singole sentenze su casi un po’… ‘particolari’

    A essere onesti questa è una delle cose che mi ha più…inquietato; voglio dire, una sentenza, un processo…
    …e sopratutto, un’accusa.
    Magari per flagranza di reato.
    E anche una difesa, delle perizie e delle prove a carico.

  18. Quella di Cicciolina e il Cavallo è una leggenda metropolitana. Di fatto un essere umano non può “sostenere” l’approccio di uno stallone senza riportare conseguenze letali…la stregrande maggioranza dei Mammiferi, equini inclusi, è infatti dotata di un pene osseo, la qual cosa, unita alle non trascurabili dimensioni del pendolo del nostro amico con gli zoccoli, lo rende in grado di impalare letteralmente chi volesse cimentarsi nell’impresa ^^

    Questo articolo merita 5 stelline :8

  19. Sempre per la serie “animali e orifizi dove non dovrebbero entrare” c’è un’edificante descrizione nel romanzo Il collezzionista ( http://it.wikipedia.org/wiki/Il_collezionista_(James_Patterson) ) di una pratica che prevede un serpente con la bocca cucita (povera bestia), del latte e una non troppo consenziete donzella… O_O
    Ah, i libri edificanti!
    (Se non ricordo male, il simpatico serial-killer/serial-kidnapper diceva di aver imparato questa deliziosa tecnica a Bangkok. Se sia vera o se sia frutto della mente malata di Patterson, non so e non voglio sapere!)
    Credo che non dimenticherò mai quella pagina 😐
    Quanto all’articolo, interessante e un po’ morboso (Odone, più che altro).

  20. @ Kagura:
    infatti, è persino peggio che immaginare il legislatore che ipotizza i vari scenari e decide cosa è lecito e cosa no! :[

    @Zeros
    Parlando di latte, io ero rimasta al vecchio metodo per rimuovere il verme solitario… probabilissimo che sia una leggenda metropolitana, secondo me, ma lo schifo resta tutto!

    Terra Nova

  21. Terra Nova: il metodo per eliminare la tenia non lo conosco ma tutto sommato… preferisco evitare e ringraziare chi ha inventato le moderne medicine per ucciderla! Brrrr, mi hai fatto venire in mente il metodo per togliersi la cercaria (larva di parenti della tenia) dalla pianta del piede, descritto in La fata carabina: urgh!
    Okay, questo post informativo, interessante e a tratti pruriginoso mi sta facendo venire in mente cose sempre più inquietanti e disgustose che al povero Odone avrebbero fatto esplodere le coronarie!
    Torno a rileggere la recensione di Arsalon, magari mi fa bene 😆

  22. Ho scritto “ricordo diversi film” perché li ho proprio visti, al di là delle leggende (Cicciolina non l’ho vista). In tutti i casi la donna era una valchiria dalla costituzione, ehm, robusta :[
    Magari erano trucchi cinematografici, ma non sembrava.

  23. Questo articolo è stupendo x°D
    Pare che Zwei inoltre mi legga nel pensiero, dato che proprio in questi giorni andavo chiedendomi come fosse vista la sessualità nel Medioevo (i saggi su questo argomento languono).
    A rendere il tutto ancora più spassoso, le occasionali frasi di indignazione del povero, scioccato Zwei:

    Stendendo un velo pietoso sul sesso animalesco, qui inteso, purtroppo, in senso letterale, sarei curioso di sapere quante e quali malattie si potevano contrarre facendo delle bestialità del genere

    Brrrr. Agguantare una trota, ficcarsela dentro e provare piacere sessuale nel sentire i suoi squamosi spasmi di morte, tirarla fuori e cuocerla. Non so, magari si insaporiva pure, ma trovo che questo livello di perversione sessuale sarebbe inaccettabile anche nel bel mezzo del Gay Pride.

    Le ultime due prassi erano davvero tremende. Non voglio approfondire la prima, perchè mi sembra una porcata anche senza specificazioni

    lol xD

    *Mi accorgo ora che il mio commento è stato parzialmente duplicato. Domando venia!

  24. @Nurades: credo si trattasse di trucchi cinematografici, il rischio di lasciarci le penne è serio. Ho appreso leggendolo sul giornale ho scoperto che dalle mie parti qualche hanno fa qualcuno ci ha provato e ci è rimasto secco…non sto scherzando.

  25. @ Frundsberg:
    Candidiamo il pirla per il Darwin Award! La sua opera meritoria di autoeliminazione ha impedito al suo patrimonio genetico di perpetuarsi e abbassare la già precaria media! 😉

    Terra Nova

  26. Interessante pezzo letterario il tuo, peccato averlo letto solo ora.
    Ho una vaga reminiscenza che risale ai primi anni d’università, ricordo di aver letto che nelle antiche popolazioni tribali un rito di passaggio importante per diventare il capo di un villaggio consisteva nell’accoppiamento in pubblico con l’animale totemico che lo proteggeva.
    Se era un cavallo per esempio, l’aspirante futuro capo doveva possederne uno di fronte alla sua gente. Serviva a dimostrare che i poteri dell’animale passavano nell’uomo destinato al governo e che il villaggio avrebbe continuato a godere della sua protezione. Se l’atto non veniva consumato, qualunque fosse la ragione, l’aspirante capo per quanto meritevole doveva scordarsi l’incarico. Purtroppo non ricordo il testo ma l’informazione è rimasta scolpita nella mia mente. :beurk:

  27. Come di solito accade Odone era il peggiore di tutti, in genere i più fanatici fustigatori nascondono turpi abitudini, me lo immagino sbavare abbondantemente mentre chino sulle pagine di pergamena aggiornava l’elenco delle porcate che gli suggerivano i suoi sogni bagnati. Poi riposta la penna nel calamaio (immagine peccaminosa) attenedeva il novizio per accompagnarlo alle abluzioni. Fosco medioevo. :[

  28. Articolo davvero interessante^^ Avevo già cercato qualche informazione in proposito, ma avevo trovato ben poco

    Comunque non sono solo gli americani a darci dentro con la zoofilia http://absurdityisnothing.net/2010/05/tenta-di-abusare-di-una-gallina-rimane-incastrato/
    Inoltre po’ di tempo fa avevo letto anche un articolo su un ragazzo che ubriaco aveva stuprato (impalato, più che altro) il chiwawa ocomecacchiosiscrive del suo inquilino (ma mi pare fosse successo in Inghilterra). Inutile dire che il povero animaletto ha rischiato una bruttissima morte XD Meglio darsi alla dendrofilia, a ‘sto punto.

  29. magari si insaporiva pure

    clap clap clap 🙂

    Questo articolo mi è piaciuto.

    “A proposito, parlando di scoparsi il bestiame, sapete perchè quando un pastore si scopa una pecora lo fa sempre sull’ orlo di un dirupo?
    Perchè così la pecora spinge all’ indietro!” (cit. george carlin)

  30. @Federico Russo Taotor
    grazie di aver riportato in auge questo articolo xD Sarebbe interessante capire come tu ci sia finito dopo anni di ingiusto oblio 😛

    @Polveredighiaccio

    ricordo di aver letto che nelle antiche popolazioni tribali un rito di passaggio importante per diventare il capo di un villaggio consisteva nell’accoppiamento in pubblico con l’animale totemico che lo proteggeva.
    Se era un cavallo per esempio, l’aspirante futuro capo doveva possederne uno di fronte alla sua gente.

    Ricordo anche io una cosa simile: ne parlava Jean Markale nel suo libro sul druidismo, ma (cialtroneria dell’autore a parte) era comunque una citazione, e riguardava il rito di intronazione di una delle varie entità atonome (tribù o subregoli o come vi pare) che componevano la Britannia post-Romana.
    Si trattava di un’ “unione” del Re in fieri con una giumenta (e in nessun luogo viene specificato o dato ad intendere che fosse simbolica), dopo la quale l’animale veniva macellato e cucinato. A questo punto il candidato alla regalità doveva sorbirne il brodo, ed il rito era più o meno finito.
    Purtroppo non ho sotto mano il libro, ma il passaggio era così brutale che mi è rimasto impresso. :-/

  31. Salve.
    Potrebbe indicarmi con precisione l’opera di Odone (e possibilmente anche il punto) da cui è tratto questo passo: “schiacciarsi le parti inguinali con delle lamine di piombo, come facevano gli atleti antichi per evitare che le polluzioni notturne li privassero delle forze.”
    Grazie.
    Gianni

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