Questo libro del 1578 è presente nel catalogo di Donald Heald Rare Books, Prints & Maps, con sede a New York. Si tratta della prima traduzione in inglese di Historia general de las Indias , scritto da Lopez de Gomara nel 1552.
Descrizione dell’oggetto
Dimensioni | 405 pagine, In quarto |
Stato attuale | in vendita presso Donald Heald Rare Books, Prints & Maps (NY, USA) |
Prezzo | Euro 42.000,00 (quarantaduemila/00) |
Una magnifica prima edizione in inglese delle cronache della conquista spagnola del Sud America da parte di Hernan Cortes, definito worthy Prince in questa prima edizione, e addirittura most worthy Prince in quelle successive. Il libro è dotato di numerose iniziali xilografate (in inglese woodcut initials) e di un’illustrazione ottenuta con la stessa tecnica in prima pagina.
Lopez de Gomara divenne il cappellano privato di Cortes attorno al 1540, quando il conquistatore spagnolo aveva già 55 anni. La possibilità di raccogliere centinaia di informazioni e storie relative alla conquista del Nuovo Mondo (oltre alla voglia di assicurarsi la benevolenza di Cortes), lo portò a redigere questo volume. In realtà, Lopez de Gomara non andò mai nelle Americhe, e anche questo contribuì alla presenza di numerosi errori nel suo libro. Seguì Cortes solo nella spedizione contro Algeri del 1541, organizzata da Carlo V e cui presero parte anche Andre Doria e Ferrante Gonzaga.
Historia general de las Indias y todo lo acaescido en ellas dende que se ganaron hasta agora y La conquista de Mexico, y de la Nueva España, questo il titolo originale, fu pubblicato nel dicembre del 1552 a Saragozza.
Il testo fu pesantemente criticato da Bernal Díaz del Castillo, che aveva servito Cortes nel Nuovo Mondo, nella sua Historia verdadera de la conquista de la Nueva España, pubblicato postumo nel 1632. Il soldato Bernal pensava che il libro di de Gomara avesse contenuti troppo agiografici, dipingendo in modo troppo benevolo la figura di Cortes. Criticava anche le opere di Bartolomeo de Las Casas, giudicato troppo favorevole alle istanze dei nativi.
Tornando alla Historia general de las Indias, resta da dire che fu osteggiata anche da Carlo V, che non poteva accettare alcuna mitizzazione della figura di Cortes a scapito di quella del sovrano. Per questo motivo, nel 1553 Filippo II ne proibì la ristampa e ordinò la confisca di tutte le copie esistenti. Il divieto reale rimase in vigore fino al 1727.