Spade Cerimoniali: le Zweihander di Brunswick

Le Zweihander Cerimoniali di Brunswick (ZCB) erano, per l’appunto, delle spade cerimoniali portate in processioni o cerimonie pubbliche.

Oltre a essere armi da guerra molto specializzate, le zweihander ebbero quindi grande successo come armi da parata e come simbolo di potere e regalità.

Grandi spade venivano portate dalle guardie personali di monarchi e dignitari in occasione di parate e cerimonie religiose già nel medioevo. Ma, come abbiamo specificato nella monografia sulla Zweihander, quest’ultima fu un’arma completamente rinascimentale, e infatti conobbe la sua massima fortuna fra fine del XV secolo e fine del XVI.

zweihander 1599
Esemplare del 1599 con data di manifattura incisa sui denti d’arresto.

Fra tutte le zweihander cerimoniali giunte ai giorni nostri, gli esemplari più interessanti provengono dalla città di Brunswick dove, nella seconda metà del XVI secolo, i Duchi di Brunswick lavorarono per permettere ai loro domini di rivaleggiare con quelli vicini.

Fu in particolare il Duca Julius a portare il rinascimento nel suo ducato.

Il padre di Julius, Enrico V (vedi Enrico V di Brunswick: il Selvaggio di Wolfenbuttel) , era morto a 78 anni, forse convertendosi al protestantesimo in punto di morte e proprio su insistenza di Julius, l’unico figlio rimastogli. In effetti, Enrico avrebbe preferito che a succedergli fosse stato uno dei suoi figli maggiori, ma entrambi avevano trovato la morte nella battaglia di Sievershausen nel 1553, e quindi non ebbe molta scelta. Julius fu il primo sovrano protestante di Brunswick ed ebbe modo di portare a compimento i progetti paterni per il ducato.

È necessario dire che Enrico V passò buona parte dei suoi (incredibili) 54 anni di regno con l’armatura indosso, e se Julius poté dedicarsi ad accrescere il prestigio culturale di Brunswick, il merito va innanzitutto al padre, che ne aveva accresciuto quello politico e militare. Neanche Julius riuscì però a risolvere la storica lite fra i duchi e la città di Brunswick, anche se, nel 1569, la città riconobbe la sua autorità formale.

n14 brunswick
ZCB 14 del 1574. Bello il motivo di filo di ferro che copre l’impugnatura e le incisioni sul pomolo.

Dopo aver fondato una grande libreria (Bibliotheca Aulica) e un’università (modestamente nominata “Juleum”), Julius decretò che tutti i volumi conservati nei monasteri locali fossero trasferiti nella nuova libreria e resi disponibili per la consultazione a qualsiasi cittadino.

Oltre alle università e alle biblioteche, Julius diede un particolare impulso alle infrastrutture del ducato. Rese navigabile il fiume Oker e costruì nuove strade, in modo da rendere più facile il commercio di minerali.

Ma Julius aveva anche un’altra passione, e questa aveva radici profonde nel suo territorio. Brunswick era diventata un importante centro per la fabbricazione di armi (e della lavorazione dei metalli) già nel XIV secolo, potendo contare sui ricchi giacimenti della catena montuosa di Harz. Le miniere più importanti erano quelle di argento (tanto che nel fino al XIX secolo il 50-60% dell’argento estratto in Germania proveniva da quella regione), ma anche quelle di ferro vantavano una buona produzione.

I suoi domini splendevano sempre di più nel grigio panorama dell’Impero Romano Germanico, e Julius decise che bisognava eccellere anche nella forma e nel cerimoniale.

Nel 1570 ordinò duecento armature e l’anno successivo altre mille, facendo crescere a dismisura l’arsenale della residenza dei Duchi, a Wolfenbuttel. Un paio di anni dopo fu forgiata anche la prima bearing sword di tipo Brunswick, ossia la prima ZCB o spadone da parata che dir si voglia.

Pur essendoci esemplari elaborati a oltre 30 anni di distanza dal primo, le ZCB sono quasi sempre distinguibili dalle altre zweihander, da parata e non, per alcune caratteristiche.

Il sottotipo più conosciuto è quello delle ZCB degli anni 1573-74, che presenta solitamente un pomolo forato a stampella e due grandi bracci ricurvi con decorazioni che ricordano dei mostri marini. Sul ricasso è sempre inserito il monogramma coronato del Duca Julius e il numero progressivo di fabbricazione. Per l’anno 1574, la “N” di “AN” (anno) è sempre rovesciata, ma non se ne conosce il motivo.

bearing swords
Due esemplari del 1574

Per comprendere bene quale fosse l’interesse di Julius per queste armi\oggetti d’arte, basti pensare che i numeri seriali degli anni 1573 e 1574 arrivano ciascuno fra i 290 e i 300, portando a circa 600 il numero complessivo di ZCB entrate nell’arsenale di Julius nel biennio.

L’eleganza nelle curve dei bracci, dei ricci e delle altre parti delle ZCB (anche di quelle successive al 1574) lasciano presumere che gli armaioli preposti alla loro manifattura fossero di eccezionale bravura. Pur essendoci molti marchi differenti, gli studiosi della case d’aste Sotheby’s presumono che il prototipo sia stato forgiato dall’armaiolo Wolf Gabriel, che lo consegnò all’arsenale di Wolfenbüttel nel 1573.

I materiali maggiormente utilizzati nel gruppo 1573-74 sono ovviamente l’acciaio, la pelle per l’impugnatura e un filo di ferro stretto attorno alla pelle dell’impugnatura.

dettaglio spada brunswick
Identificare correttamente una ZCB del 1573-74 non è molto difficile

I due denti che escono dalla lama a metà del ricasso, c.d. denti d’arresto, avevano la precisa funzione di seconda guardia nelle zweihander da guerra. Nel caso delle ZCB invece, la funzione decorativa è più spinta e porta ad avere dei denti d’arresto quasi ondulati. Pur non avendo potuto osservare centinaia di esemplari, mi sembra di capire che, passando dal “lotto” delle ZCB forgiate nel primo periodo a quelle degli anni successivi (fino alla fine del secolo) i denti d’arresto passino da una convessità rivolta verso la guardia a una rivolta verso la punta.

Dando un’occhiata alle immagini presenti in questo articolo, dovreste aver capito che alcune ZCB avevano incisioni di eccezionale qualità sia sulla guardia che sul ricasso, altre avevano addirittura dei motivi (marini e floreali) molto complessi all’interno degli anelli di guardia, alcuni dei quali in bronzo.

ZGB 1580
ZGB del 1580. Notare la complessità degli anelli di guardia (sempre presente il motivo marino), la differente forma dei denti d’arresto, del pomolo e dell’impugnatura.
cerimonial zweihander size

Le ZCB pesavano anche più del doppio di una normale zweihander da guerra. In generale, sembra che fossero fra le più pesanti spade cerimoniali registrate in Europa, come dettagliato anche dal lavoro del consulente dell’ARMA Henrik Andersson, direttore del Livrustkammaren, la Reale Armeria Svedese a Stoccolma:

Un esemplare del 1573, conservato al Metropolitan Museum of Arts, è 195.5 cm e pesa 4.5 kg e molti altri raggiungono quelle dimensioni. Non parliamo però di oggetti simili alla Sempil Sword (255 cm), ma un qualcosa di molto più raffinato.

La mole delle ZCB necessitava che anche i loro portatori fossero di stazza imponente. E infatti i guerrieri armati di zweihander sono sempre ritratti come uomini enormi, dotati di una lunga barba, sia che si parli di doppelsoldner (i lanzichenecchi che ricevevano la doppia paga per combattere in prima linea o in situazioni rischiose) con la zweihander, sia di gallowglass con la claymore.

Famosi utilizzatori di zweihander, quali Pier Gerlofs Donia (che ha ispirato il personaggio di Gatsu in uno dei fumetti più famosi di sempre) e Pregeant de Bideaux (uno dei più importanti corsari europei del XVI secol), avevano anch’essi una forza fisica quasi disumana.

Possiamo presumere che la guardia di Julius, quella che operò fra 1568 e 1589, anno della sua morte, fosse composta da uomini di questo tipo, in modo da mostrare a tutta la cittadinanza e ai visitatori il prestigio e la forza dei Duchi di Brunswick.

Alla fine del XVI secolo, alcune caratteristiche delle ZCB iniziano a ritrovarsi anche in spade cerimoniali di altre regioni tedesche, segno che il Ducato era sempre più ricco e famoso: nessuno copia le opere di un regno in rovina, mentre il simbolismo di uno all’apogeo può suscitare una forte volontà di emulazione.

Bidenhänder. 1a
Queste spade furono acquistate come ‘Vortragschwerter’ (spade processionali) dal concilio cittadino di Emden nel 1615 circa. Le cinque più in alto sono chiaramente delle ZCB, anche se probabilmente parliamo di un periodo posteriore al 1573-74 (forse 1590 circa).

Molte delle ZCB sono sopravvissute per quasi cinquecento anni e sono giunte a noi in ottime condizioni. Sono fra le armi da parata più ricercate e costose, e alcuni collezionisti sarebbero disposti a fare follie per accaparrarsene una. Quasi tutte le case d’asta specializzate, come Peter Finer e Thomas del Mar, riescono a proporne una nei loro cataloghi, ma anche le più famose Sotheby’s e Christie’s ne hanno battute alcune a prezzi importanti. I loro cataloghi, fra l’altro, rimangono la migliore fonte per documentarsi adeguatamente sulle ZCB.

La maggior parte delle ZCB sono stimate attorno agli 8.000 – 15.000 euro, ma nelle aste si raggiungono e superano spesso i 30.000 euro. La stima più alta relativa a una ZCB è quella di un esemplare al momento in vendita da Peter Finer, che MasterArt stima fra le 50.000 e le 100.000 sterline (la zweihander ritratta nella prima immagine di questo articolo).

spade cerimoniali_zweihander_sothebys 2005+
Quattro delle sette ZCB battute da Sothebys nel 2005. Da notare come anche la peculiare forma dei denti d’arresto nel gruppo 1573-74.

Le ZCB continuarono a essere portate in processione anche nel XVII secolo inoltrato e, anzi, suscitarono la fantasia di dignitari e nobili ancora per lungo tempo.

Nell’attuale municipalità di Wolfenbuttel, sede dei Duchi di Brunswick, esiste ancora la cittadina di Hornburg. Qui l’uso cerimoniale delle ZCB non si è mai concluso.

I tradizionali portatori delle grandi spade di tipo Brunswick non hanno mai cessato di esistere a partire dal 1544 (quando le spade cerimoniali erano di altro tipo). Sono conosciuti con il nome di Schlachtschwertierer e continuano a sfilare anche in questo secondo decennio del nuovo secolo.

spade cerimoniai_schlachtschwertierer XVIII-XIX secolo
Schlachtschwertierer del XVIII e XIX secolo. L’ultimo a destra è Simon Hennrich Mense, capo dei cerimonieri, nel 1841

Preservare questa antichissima tradizione è anche di fondamentale importanza per tramandare le centenarie usanze di trasporto e cura della propria arma, cosa che potrebbe tornare utile anche agli archeologi, storici e rievocatori attuali. In fondo parlare di tecniche tramandate quasi intatte di padre in figlio è un’occasione davvero rara. Purtroppo (o per fortuna), relativamente alla cura dell’arma bisogna sottolineare che nel 1983 le ZCB originali (ora in un museo) sono state sostituite con delle repliche.

zweihander XIX secolo
Schlachtschwertierer a fine XIX secolo. Le ZCB sono ancora quelle originali.

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5 pensieri riguardo “Spade Cerimoniali: le Zweihander di Brunswick

  1. giorno!
    nel tuo bellissimo articolo citi:
    “Per l’anno 1574, la “N” di “AN” (anno) è sempre rovesciata, ma non se ne conosce il motivo.”

    caso vuole che nel distretto produttivo di Spade a Caino (bassa Valtrompia – Brescia) sulle lame, oltre ad il punzone che identifica il Follo che le ha prodotte (diversi erano i Folli che producevano e quindi ognuno batteva il suo punzone) compare un punzone comune a tutti, la scritta appunto è quella di “CAINO” e la “N” di Caino è rovesciata!

    inoltro l’immagine della copertina del libro che R.Gotti scrive ricostruendo le vicende del distretto:
    http://www.librerialafenice.it/popup_copertina.asp?f=foto1-20873_40.jpg

    i motivi precisi e documentati per ora non sono stati provati, ipotesi suppongono che il motivo sia da ricondurre nel nome “CAINO” appunto il primo assassino Biblico oltre che ad essere l’inventore della Spada! quindi un nome “scomodo” (??!) che doveva meritare la “N” rovescia? ipotesi e di larga manica a mio avviso, ma curiose comunque.

    sarebbe curioso capire se in quel 1574 a Brunswick sia accaduto un avvenimento particolare da ricondurre alla scelta di capovolgere la N. potrebbe essere uno dei mille motivi…

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