israele unità 1947

Israele Attraverso le Pagine de l’Unità: il 1947

Nel precedente articolo della serie, abbiamo analizzato l’atteggiamento de l’Unità nei confronti degli ebrei di Palestina e del nascituro Israele nel 1946, e confutato la tesi – che, alla luce delle prove portate, dovrebbe essere degradata a mera leggenda urbana – del sostegno dato dagli inglesi agli ebrei nei confronti degli arabi.

Gli inglesi non appoggiavano gli ebrei, né il ritorno in Palestina di questi ultimi. I Libri Bianchi, menzionati nel precedente articolo avevano limitato in maniera drastica l’emigrazione ebraica e, dall’inizio degli anni ’40 alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la situazione si aggravò ulteriormente.

Le note vicende del cargo bestiame danubiano Struma, dei battelli Pacific e Milos e del conseguente disastro del Patria rappresentano solo una parte delle tragedie vissute dagli ebrei che fuggivano dall’Europa (relativamente alle emigrazione dalla nostra penisola, mi sento di consigliare La porta di Sion. L’Italia e l’immigrazione clandestina ebraica in Palestina (1945-1948), di Mario Toscano).

Dopo aver visto amici e parenti massacrati dai nazisti, questi si trovarono a dover fronteggiare l’ostilità inglese.

 QUANTI SE NE SAREBBERO SALVATI?
Il tema dei Libri Bianchi meriterebbe un ulteriore approfondimento. Da un lato, sarebbe interessante sapere quante centinaia di migliaia di ebrei si sarebbero salvati dalla ferocia nazista se gli inglesi non avessero, de facto, chiuso le frontiere della Palestina. Dall’altro, si dovrebbero approfondire le cause del favore inglese verso gli arabi a scapito degli ebrei. Di sicuro gli interessi economici in Medio Oriente e nella penisola araba ebbero un ruolo importante, ma non è da sottovalutare il ruolo svolto dalla passività degli arabi di Palestina. Abituati ai secoli di stagnazione sociale, economica ed istituzionale dell’Impero Ottomano, i musulmani (nel cui novero rientravano anche decine di migliaia di bosniaci, albanesi, circassi e algerini spostati dalle regioni che stavano cadendo in mano agli europei) erano molto più disposti ad essere sottomessi all’Autorità Mandataria, che provvedeva ai loro bisogni fondamentali in modo migliore rispetto a quella ottomana.
1947_febbraio ghetto
Gli inglesi delimitano con il filo spinato la zona di Gerusalemme destinata agli ebrei. L’Unità parla di “aree in cui potranno dare libero sfogo alle loro rappresaglie contro gli ebrei”.

I profughi ebrei venivano fermati nei porti, le navi spesso affondate, e molti finirono, ironia del destino, nei campi profughi allestiti dagli inglesi a Cipro.
Alle violenze verso gli ebrei che giungevano dall’Europa, gli inglesi aggiunsero quelle nei confronti ebrei già presenti sul territorio.

Sparatorie, arresti di massa (nel luglio 1946 ce ne furono 2.000 in 48 ore), il licenziamento di tutto il personale “di razza ebraica” dall’Amministrazione Mandataria, la censura della stampa… e spesso la giustificazione inglese era quella di voler evitare un’altra rivolta araba. In pratica per salvare gli ebrei bisognava lasciarli alla deriva nel Mediterraneo, chiuderli (di nuovo!) nei campi, rinchiuderli in galera e, se proprio non volevano abbassare la testa, sparargli.

L’atteggiamento ostile delle autorità britanniche era conosciuto in tutta Europa, tanto che il quotidiano comunista l’Unità pubblicò, nell’edizione del 22 gennaio 1947, la vignetta qui sotto.

1947_gennaio_vignetta

Non è mia intenzione fare cherry picking, né alterare la verità storica, quindi ho già menzionato la violenta reazione di alcune organizzazioni ebraiche. Bisogna d’altro canto comprendere che, memori dei recenti massacri nazisti, gli ebrei fossero poco propensi a sopportare altre limitazioni della loro libertà o, addirittura, la possibilità che i sopravvissuti alla Shoa rimanessero a vagare per l’Europa dopo aver perso tutto.

Ripeto che, fino agli anni ’60, tutti gli organi di stampa, di qualsiasi coloro politico, condannavano le misure prese dagli inglesi. E lo facevano in modo plateale anche i quotidiani comunisti.

Pochi giorni dopo la vignetta di cui sopra, sempre l’Unità scriveva:

Palestina 4 febbraio 1947
“La Gran Bretagna contro il Popolo Ebraico”

Purtroppo la scansione è di bassa qualità, ma nella parte evidenziata in giallo si riporta la notizia che gli inglesi avevano invitato tutti i giornalisti (che stavano documentando la continua compressione dei diritti degli ebrei) a lasciare la Palestina Mandataria. Oltre a questo, vi prego di notare il titolo.

Nel 1947 quindi, la situazione degenerò. Gli ebrei, in attesa delle decisioni delle Nazioni Unite, cui l’Inghilterra aveva rimesso il mandato sulla Palestina, si sentivano alla mercé delle violenze arabe e sprovvisti della protezione inglese. La restrizione delle libertà degli ebrei giunse al punto che l’Unità suggerì un paragone impressionante:

1947_7_febbraio_palestina_gigantesca_belsen1

Il paragone con il campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove morì Anna Frank, può sembrare eccessivo, ma va contestualizzato: in quel momento nessuno poteva fermare l’escalation violenta nei confronti degli ebrei da parte degli inglesi. Secondo il giornale comunista, la spartizione della Palestina fra arabi ed ebrei sarebbe stata accompagnata da una “netta presa di posizione antiebraica”.

Gli ebrei cercarono di reperire armi per difendersi in qualsiasi modo. In un caso furono particolarmente sfortunati.

La storia di Dov Gruner è, in questo senso, esemplificativa. Etichettato come “terrorista” da parte della propaganda palestinese, Dov Gruner fu tutto tranne quello.

1947_marzo_guerra_palestina
“lotta senza quartiere fra l’indifesa popolazione ebraica e le truppe britanniche d’occupazione”

Ebreo ungherese, arrivò in Palestina nel 1940 e, come avveniva spesso in quel periodo, fu internato immediatamente nel Campo di Detenzione di Atlit. L’anno successivo si arruolò nell’esercito inglese, nella famosa Brigata Ebraica, per aiutare nella lotta al nazismo (combattendo sul fronte italiano). Alla fine della guerra, in Ungheria non trovò neanche le tombe dei suoi famigliari. Tornato in Palestina, vide che gli inglesi affondavano le navi degli ebrei, li rinchiudevano nei campi e cercavano in tutti i modi di scoraggiare i sopravvissuti al nazismo a venire nei territori da loro governati.

1947_ottobre_gas ebrei
Ebrei accolti dagli inglesi con i lacrimogeni nel 1947.

Dov Gruner capì che, indifesi e senza armi, gli ebrei avrebbero avuto vita breve anche in Palestina. Non si fece saltare in aria contro un comando di polizia inglese, né andò in giro ad accoltellare arabi ed inglesi. La sua intenzione era solo quella di sottrarre pistole e fucili dall’armeria della stazione di polizia di Ramat Gan senza uccidere nessuno, ma la sua copertura saltò e ci fu un conflitto a fuoco. Nessun inglese rimase ferito, mentre Gruner fu colpito in modo grave alla mascella. Gruner rimase in cella per mesi, soffrendo dolori atroci, ma riuscì a rimettersi in sesto. Rifiutò di fuggire dal carcere, rifiutò di chiedere la grazia e volle affrontare i giudici inglesi come soldato dell’Irgun. La sua vita finì così:

1947_17_aprile_ebrei_impiccati come cani

Come anticipato, nonostante gli inglesi avessero comunicato, nel febbraio 1947, l’intenzione di rinunciare al Mandato sulla Palestina e di voler rimettere l’intera questione del futuro del paese nelle mani delle Nazioni Unite, non ci fu alcuna attenuazione della politica violenta nei confronti degli ebrei, portata avanti sotto le direttive di Ernest Bevin, Ministro degli Esteri inglese.

Il luglio 1947, la nave Exodus (4.515 passeggeri) fu abbordata dagli inglesi a poche miglia dalla costa palestinese. Gli ebrei tentarono di resistere, ma alla fine, dopo tre morti e centinaia di feriti, il ventinovenne capitano Yossi Harel si arrese.

Gli ebrei erano inoltre ben coscienti di un altro problema: i paesi arabi limitrofi avevano tutta l’intenzione di intervenire in Palestina non appena gli inglesi avessero fatto le valige.

1947_ottobre_truppe_arabe_palestina

Dall’articolo qui sopra si desumono perfettamente sia le intenzioni degli arabi, sia la volontà ebraica di evitare che i movimenti militari dei paesi vicini potessero influenzare le decisioni delle Nazioni Unite.

La Lega Araba, fondata solo da pochi anni, già mostrava una forte, trainante, componente antisemita. In particolare il suo segretario Azzam Pasha era uno strenuo fautore della cacciata degli ebrei dalla Palestina. Gli ebrei dovevano imbarcarsi tutti per l’Europa senza far più ritorno in Palestina.

Proprio l’11 ottobre 1947, egli dichiarò:

“Personalmente spero che gli Ebrei non ci costringano a una guerra (l), perché sarebbe una guerra di sterminio e un tremendo massacro che la storia ricorderà alla pari degli eccidi dei Mongoli o delle Crociate.

Lasciando da parte gli infelici proclami arabi, il pericolo maggiore per gli ebrei era insito nel fatto che spesso, a sopraintendere l’addestramento ed i movimenti delle truppe arabe, c’erano ufficiali inglesi. Oltre a questo, come si può leggere nell’articolo qui sotto, gli inglesi continuavano a rifornire di armi gli arabi e, al tempo stesso, le sequestravano agli ebrei.

1947_ottobre_ufficiali_inglesi

Siamo ormai alla fine del 1947. I lavoro, i capitali e l’ inventiva degli ebrei stanno cambiando completamente il volto della Palestina, rendendola il paese più avanzato del Medio Oriente. Ciononostante gli arabi, dopo averne sfruttato le capacità, e con il supporto degli inglesi, sono convinti di poter rifiutare il Piano di Partizione e prendere tutto il malloppo che gli ebrei lasceranno in Palestina prima di fuggire via…

All’alba del 1948, che sarà oggetto del prossimo articolo della serie, soffiavano venti di guerra. Prima però, un ultimo ritaglio dall’Unità (agosto 1947), che fa ben comprendere ancora, qualora ce ne fosse bisogno, cosa dovevano affrontare gli ebrei di Palestina.
👉 Vai all’articolo relativo al 1948.

1947_agosto_rappresaglie su ebrei

 

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19 pensieri riguardo “Israele Attraverso le Pagine de l’Unità: il 1947

  1. Ottimo lavoro di documentazione!
    Hai visto il libro “Perché Stalin creò Israele?” del russo Leonid Mlacin?
    L’ho recensito nel sito di WAIS (“Two Books on Stalin and Israel”) : http://waisworld.org/go.jsp?id=02a&objectType=post&o=92423&objectTypeId=77422&topicId=51
    Penso proprio che il PCI seguisse la linea che veniva da Mosca, e che naturalmente sembrava logica a chi era stato protagonista della lotta antifascista, dove notoriamente la “Jewish Brigade” era da questa parte, mentre gli arabi stavano coi nazisti…

    1. Ciao Luciano,
      benvenuto. Hai fatto benissimo a menzionare il libro “Perché Stalin creò Israele”, che contiene parecchio materiale interessante. Molto accurata anche la tua recensione.

  2. Poveri pionieri operosi! Uno non può neanche invadere un Paese col proposito dichiarato di impossessarsene, sconvolgere gli equilibri demografici e rendere la popolazione del luogo minoranza a casa sua senza trovare opposizione! E’ chiaro, se il Paese che hai puntato si ostina a non farsi prendere e addirittura i suoi abitanti si rifiutano di farsi governare da gente appena arrivata il ricorrere al terrorismo è più che giustificato, altro che le motivazioni della popolazione vittima dell’invasione.
    Fuor d’ironia, probabilmente l’impero britannico si rese conto di quel che aveva fatto e cercò di porvi rimedio. Ma ormai i buoi erano scappati dalla stalla. L’impero britannico, un’entità criminale che ha ucciso molte più persone dei nazisti, si prese le accuse dei sionisti (secondo cui non avevano appoggiato fino in fondo il loro progetto criminale e genocida), ma non è servito a cancellare la vergogna di quel che hanno fatto ai palestinesi.

    1. Fuor d’ironia, probabilmente l’impero britannico si rese conto di quel che aveva fatto e cercò di porvi rimedio.
      L’UK divenne sin da subito ambigua verso i sionisti. Dai un’occhiata al libro bianco del 1922 per rendertene conto.
      Semmai c’è stato un ripensamento è stato quello di Churchill, che nel ’39 votò contro il white paper.

      L’impero britannico, un’entità criminale che ha ucciso molte più persone dei nazisti
      Ahahahahahahahah.
      Un momento. Forse eri serio.

      il loro progetto criminale e genocida
      Oggi stai tirando fuori l’artiglieria.
      Ti aiuto:
      PALESTINA TUTTA ARABA!!!1!!!1!!

      ma non è servito a cancellare la vergogna di quel che hanno fatto ai palestinesi
      La tua frase non ha molto senso. Forse volevi dire:
      “ma non è servito a cancellare la vergogna di quel che hanno fatto i palestinesi.”

      1. Mi aspettavo una risposta demenziale e devo dire che non sono stato tradito. Andiamo con ordine.
        – Ripensamento di Churchill: Churchill non era il maggiordomo di camera della regina ma era il primo ministro britannico. Si era in guerra, o alle soglie della guerra, e in quel periodo C divenne una figura paragonabile ai dittatori romani che la repubblica incaricava di tenere il timone nei periodi critici. La parola dittatore non va intesa col senso negativo che le diamo oggi, ma appunto come la si intendeva nella Roma repubblicana. C fece appunto quello che l’autore dell’articolo rimprovera agli inglesi di non aver fatto: sputare in faccia agli abitanti della Palestina e dare una buona fetta di quella regione a stranieri che non l’avevano mai vista neanche in foto.
        Impero britannico: la tua reazione è evidentemente intimamente legata alle tue scarse conoscenze storiche. Sono sicuro che le parole “boat denial scheme” e “rice denial scheme” non ti dicono niente. In fondo sono solo operazioni brianniche che causarono milioni di morti indiani, perchè darsene pena. Per non parlare dell’Irlanda, o della Cina. Solo con i morti “indiretti” per fame l’impero britannico si attesta sulle decine di milioni. A questi vanno aggiunti i morti uccisi direttamente dalle baionette di sua maestà in giro per il mondo. E’ evidente che siamo a livello di 1-2 ordini di grandezza in più rispetto ai nazisti. Ecco, la tua risata dedicala ai morti della carestia del Bengala, o agli zulù massacrati.
        Il sionismo fu un progetto colonialista e genocida a tutti gli effetti.
        I palestinesi non hanno nulla di cui vergognarsi. Hanno accolto un popolo di perseguitati, che appena ne ha avuto la possibilità li ha colpiti alle spalle trattando con l’Inghilterra coloniale e bypassandoli del tutto. Se non fossero stato un popolo accogliente, avrebbero respinto i sionisti sul nascere e non ne avrebbero permesso la crescita. Probabilmente oggi avrebbero il loro stato o sarebbero parte di una grande Palestina che comprenda anche la Giordania. Di certo non sarebbero prigionieri a casa loro, oppressi dai figli di europei.

        1. Churchill non era il maggiordomo di camera della regina ma era il primo ministro britannico
          Basta questa frase per porre fine alla discussione.
          Churchill primo ministro nel ’39? LOL

          C fece appunto quello che l’autore dell’articolo rimprovera agli inglesi di non aver fatto: sputare in faccia agli abitanti della Palestina e dare una buona fetta di quella regione a stranieri che non l’avevano mai vista neanche in foto..
          Fatto n°1: Non diede niente a nessuno. Ripeto: leggi le varie edizioni del libro bianco per avere un’idea della politica della Gran Bretagna in Palestina. Non sono qui per riempire le tue numerose lacune.
          Fatto n°2: DI CERTO non lo fece da primo ministro.

          Sono sicuro che le parole “boat denial scheme” e “rice denial scheme” non ti dicono niente. In fondo sono solo operazioni brianniche che causarono milioni di morti indiani, perchè darsene pena. Per non parlare dell’Irlanda, o della Cina. Solo con i morti “indiretti” per fame l’impero britannico si attesta sulle decine di milioni. A questi vanno aggiunti i morti uccisi direttamente dalle baionette di sua maestà in giro per il mondo. E’ evidente che siamo a livello di 1-2 ordini di grandezza in più rispetto ai nazisti. Ecco, la tua risata dedicala ai morti della carestia del Bengala, o agli zulù massacrati.
          Yawn!
          Il tuo ennesimo delirio che:
          a) Dimostra che non hai chiaro il concetto di genocidio.
          b) Dimostra che hai un concetto di Storia imbarazzante. Citi la carestia del Bengala ma ancora una volta prendi un evento storico, lo togli completamente dal contesto, ti sbarazzi di una mezza dozzina di cause e conseguenze, e lo pieghi alla tua idea manichea (e ridicola) che esistano stati buoni e stati kattivi (sì, con la k).
          Sono certo che le tue idee sarebbero grandemente apprezzate da personaggi del calibro di Lombroso, Ahmadinejad, o Goering.

          I palestinesi non hanno nulla di cui vergognarsi. Hanno accolto un popolo di perseguitati, che appena ne ha avuto la possibilità li ha colpiti alle spalle trattando con l’Inghilterra coloniale e bypassandoli del tutto. Se non fossero stato un popolo accogliente, avrebbero respinto i sionisti sul nascere e non ne avrebbero permesso la crescita. Probabilmente oggi avrebbero il loro stato o sarebbero parte di una grande Palestina che comprenda anche la Giordania. Di certo non sarebbero prigionieri a casa loro, oppressi dai figli di europei.
          Che fantasia.
          Dimmi, c’è altro che devo sapere sul setting del tuo mondo fantasy? Che so, draghi in Iran? Tsipras è un minotauro sotto mentite spoglie? C’è una base sulla luna? E i rettiliani?

        2. Ecco, hai sbarellato completamente infine 🙂 Il “yamn” di fronte a una carestia provocata direttamente dagli inglesi che causò decine di milioni di morti è la parte migliore del commento. Il fatto che il tuo amato impero sequestrò le barche e il riso degli abitanti dell’India è “una della mezza dozzina di cause” che portò all’ecatombe. Ecatombe ma non genocidio, mica siamo manikei! Churchill fu PM un anno dopo, quindi sicuramente nel 39 non contava nulla, e la sua opposizione al Libro Bianco era del tutto ininfluente. Infine gli stermini degli inglesi in giro per il mondo vanno “inseriti nel contesto”. Lol. Un confuso accenno ai rettiliani e alle scie chimiche, che il buon commentatore moderno dovrebbe sempre fare quando non sa cosa dire, e via a commentare verso altri lidi col vento in poppa!

        3. Il “yamn” di fronte a una carestia
          Eppure è scritto in italiano. Non dovrebbe essere difficile la comprensione. A meno che tu non sia un’analfabeta secondario…in questo caso alzo le mani.
          Lo yawn è diretto al tuo delirio e cito a mia volta la carestia solo come esempio della tua metodologia fallace e infantile.

          provocata direttamente dagli inglesi che causò decine di milioni di morti è la parte migliore del commento.
          Ma quale decina di milioni!
          I dati di palestina.org parlano chiaro: decine di MILIARDI. Sei poco aggiornato fenicio. Studia !!!1!!!1!!

          Il fatto che il tuo amato impero
          Vedi come tendi a creare delle narrazioni fantasiose per creare buoni e cattivi?
          Citami il pezzo dove esprimo il mio amore per l’impero britannico.
          Aspetto con fiducia.

          Churchill fu PM un anno dopo, quindi sicuramente nel 39 non contava nulla, e la sua opposizione al Libro Bianco era del tutto ininfluente.
          Riepiloghiamo:
          -Fenicio: gli Inglesi ebbero un ripensamento dopo che capirono cosa avevano fatto.
          -Io: No. gli Inglesi si dimostrarono da subito infidi e ambigui. Se c’è stato un ripensamento è stato quello di Churchill che da promotore del libro bianco nel ’22 ne divenne un aperto oppositore nel ’39.
          -Fenicio: Churchill era primo ministro e aveva poteri enormi, Fu lui a dare vaste porzioni di terra agli ebrei.
          -Io: Ehm…nel ’39 non era primo ministro.
          -Fenicio: Churchill fu PM un anno dopo, quindi sicuramente nel 39 non contava nulla, e la sua opposizione al Libro Bianco era del tutto ininfluente.

          Un editor prenderebbe a sberle qualunque scrittore per questo dialogo. Su 3 linee ne hai intavolate 2 che partivano per la tangente. Come si può prenderti sul serio?

          Un confuso accenno ai rettiliani e alle scie chimiche, che il buon commentatore moderno dovrebbe sempre fare quando non sa cosa dire, e via a commentare verso altri lidi col vento in poppa!
          Non è l’accenno ad essere confuso, Fenicio.
          Tu “vedi scritto”, ma non capisci quel che leggi.
          E’ un problema della tua generazione. Si chiama analfabetismo di secondo ordine: l’incapacita’ di comprendere un testo pur conoscendo i simboli di cui e’ composto.
          Niente che non si possa risolvere con un po’ di studio.

  3. ‘A Feni’, i primi mesi sarai pure stato divertente, ma mo’ si propr rutt u Schwanzstück.

    1– Quando si è provato a discutere sul piano etico, ti sei sottratto schifando simili pippotti pedagogici (sic!); quando si tratta di commentare un articolo con date, fatti e cifre tu ti ributti sui facili sentimenti un tanto al kilo.

    Non sono nemmeno più convinta tu sia un troll: tu sei semplicemente clueless, ti mancano le più elementari nozioni su come argomentare e condurre una discussione proficua; tu stesso lo intuisci confusamente, vedi i tuoi occasionali post in cui, quando decidi di rispondere civilmente, le tue argomentazioni si ammorbidiscono di colpo, o quando, a corto di argomenti, ti senti alle strette e come una bestiola in trappola scatti e insulti alla cieca gli altri commentatori e il padrone di casa. Poi te la svigni, fai passare qualche giorno e torni alla carica, ogni volta con un argomento più pretestuoso, ignorante (Churchill primo ministro/lord dell’Ammiragliato) e clueless del precedente.

    Il tuo bias è talmente forte che riesci ad autocontraddirti nel giro di un solo post: vedi il tuo ultimo, a titolo di esempio, in cui sostieni sia che inglesi abbiamo imposto la presenza ebraica in Palestina (perché gli inglesi sono malvagi, malvagissimi, i più malvagissimi di tutti) in spregio alla popolazione autoctona, sia che gli arabi locali siano stati troppo gentili ad accogliere questi invasori semiti. Delle due l’una: gli ebrei sono stati spalleggiati dagli inglesi (Goldman Sachs! Bilderberg!) e imposti con la forza, o i locali li hanno accolti per pura bontà del loro cuore (mentre quegli stronzi ingrati e nasuti già complottavano per piantar loro un coltello fra le scapole, stronzi!)

    2– Peggio ancora, il tuo comportamento esplica perfettamente la definizione di ‘stupido’ secondo Carlo Cipolla: una persona che reca danno a sé (le tue figure di palta) e a chi gli sta intorno (le tue figure di palta discreditano agli occhi del commentatore casuale o del lurker di passaggio la tua preziosa causa filo-palestinese). Questo tuo pervicace insistere, e a questo punto sospetto che sia in parte anche solo per il gusto di rompere le scatole, e il modo scomposto in cui ti poni con i tuoi interlocutori sono la migliore confutazione alle tue tesi.

    3– Infine, mi permetto una considerazione personale, basata su quel che ho letto da Natale ad oggi nei tuoi post: a te, dei palestinesi, non frega una beneamata cippa. Tu sei un perfetto esempio del senso di colpa dell’uomo bianco: il tuo tenero cuore si stringe al pensiero dei torti inflitti agli Indios, ai pellerossa, ai boveri neri, ai boveri arabi, gonfio di odio represso per se stesso… come poter rimediare? Ma tu, oh, tu sei diverso, tu hai visto la luce, non ti senti già tanto migliore di chi ti circonda? Ora hai una missione, difendere gli oppressi e i calpestati ed espiare così le nostre colpe ataviche… tutto dal salotto di casa tua, naturalmente!

    Ecco quindi la tua ferocia contro gli Ebrei, povere marionette degli Inglesi, il tuo vero nemico, l’incarnazione di una società coloniale, razzista, plutocratica (tutte cose che TU hai ripetuto nei tuoi commenti). E, allo stesso tempo, ecco la tua indifferenza per i presunti oppressi che tu affermi di avere a cuore: non sono che utili pretesti per colpire i tuoi malposti obiettivi. Ecco perché non hai fiatato quando ho fatto notare come a nessuno sia importato nulla quando l’ISIS ha massacrato i campi profughi palestinesi (non che i cari e moderati fratelli arabi abbiano fatto qualcosa per difenderli… del resto, sono loro a tenerli segregati da settant’anni in orribili campi profughi, salvo proclamare di voler annientare Israele per ridar loro una patria), né a te né ai tuoi compari filo-palestinesi: un palestinese ha valore soltanto nella misura in cui può essere usato per dare addosso a Israele e a quello che secondo te rappresenta.
    Proprio come non ti è fregato assolutamente nulla dell’autore di Apocalisse, se non nella misura in cui ti ha permesso di insultarci e al contempo lisciarti l’ego.

    Non mi auspico né mi interessa una risposta a questo commento (ma già mi immagino gli insulti, lol!): lo scrivo soprattutto per chi, come il buon Ishamael, continua a impiegare il suo tempo scrivendoti post argomentati e citando le fonti. Se vogliono proseguire, spero lo facciano per il puro piacere di trollarti, e che nessuno si aspetti altro.
    /rant

    1. Un commento da centinaia di parole per fare della ridicola psicologia da Autogrill e sfoggiare un paio di termini in inglese, di cui esiste tranquillamente il corrispettivo in italiano! Wow! Se ti ho rotto il c., puoi anche saltare i commenti e non leggerli, io continuerò a postare finchè lo vuole il padrone di casa. Se “faccio passare 2-3 gg” è perchè avrei anche da fare di norma, e zweylawyer.com non è la mia pagina iniziale.
      Che gli inglesi abbiano deciso di cedere una regione che non era loro, e che occupavano militarmente, a stranieri che non l’avevano mai vista neanche in foto, senza il minimo rispetto per la popolazione locale, non lo dico io ma documenti e dichiarazioni ufficiali. Che poi qualcuno possa avere avuto qualche rimorso e si possa essere reso conto dell’enormità che stavano facendo, ci può anche essere. Ma ciò non cambia che la cessione era scritta nera su bianco, e cmq personaggi non cero secondari come Churchill erano entusiasti sostenitori dell’esproprio a danno dei palestinesi.
      Le mie presunte “figure di palta” esistono solamente nella tua fantasia, e cmq il concetto di “figura di palta” è per sua natura soggetivo. Qui ci sono solo io che ho idee diverse dal monoblocco degli utenti indottrinati dalla propaganda di Zwey. E considerato che siamo uno contro 3-4 commentatori agguerriti e pronti a compiacere il cane alfa, non me la sto cavando per niente male.
      Su tutta la parte dei crimini dell’Impero Britannico ovviamente silenzio di tomba. In fondo, cosa si può dire? Ci ha già pensato Ismahell a rendersi ridicolo cercando di sostenere che gli inglesi non avessero responsabilità nelle carestie indiane e irlandesi e che per gli altri crimini bisogna “contestualizzare”.
      Infine l’accenno al terzomondismo, buon selvaggio e bla bla bla. Vedi al capitolo già citato “psicologia da autogrill”. Puntatina sull’equazione difensore dei palestinesi = sporco antisemita che non dovrebbe mai mancare. Accenno confuso a una presunta mancanza di condanna dell’isis, che vorrei proprio conoscere qualcuno che NON CONDANNA l’isis. Chiosa finale sul fatto che in realtà sarei un danno per la causa palestinese. Finora le uniche risposte aggressive sono venute da 3-4 commentatori completamente appiattiti sulle posizioni di Zwey, e incapaci di qualunque ripensamento. Potreste anche parlare con un profugo palestinese che vi raccontasse la storia di suo nonno cacciato dalla Galilea nel 48, continuereste a pensare che se ne era andato per sua scelta, al massimo obbligato dagli arabi. Io mi rivolgo ai lettori occasionali, o “lurker” se preferisci, e cerco di insinuare qualche dubbio riguardo alle versioni del sionismo da Libro Cuore di Zwey. In qualche caso probabilmente ci sarò riuscito. Fosse anche un solo caso, mi riterrei cmq soddisfatto.

  4. Milioni di morti solo per UNA carestia in India provocata dagli inglesi. A questi andrebbero aggiunti quelle delle altre carestie, gli irlandesi, i cinesi, oltre a tutti i morti ammazzati direttamente dalle truppe imperiali in giro per il mondo. E’ evidente che parlando di decine milioni di morti mi riferivo a questi e non ai palestinesi. D’altronde il testo è chiaro e mi sa che qui l’analfabeta secondario sei proprio tu.
    Gli inglesi misero nero su bianco la cessione di mezza Palestina a stranieri, Churchill ne fu uno strenuo sostenitore, durante la votazione onu non ebbero neanche la dignità di votare contro ma si astennero. Checchè ne dica Zwey la nascita di Israele si deve agli inglesi.

    1. Milioni di morti solo per UNA carestia in India provocata dagli inglesi. A questi andrebbero aggiunti quelle delle altre carestie, gli irlandesi, i cinesi, oltre a tutti i morti ammazzati direttamente dalle truppe imperiali in giro per il mondo. E’ evidente che parlando di decine milioni di morti mi riferivo a questi e non ai palestinesi.
      Lo so bene a cosa ti riferivi.
      Palestina.org è un modo come un altro per identificare un sito di sbroccati.
      Se lo preferivi potevo citare il famoso INGLESIBOIA.net o imperialismoladro.com…tanto sono intercambiabili per contenuti e utenza.
      Trovo allarmante che tu ti sia sentito in dover di sottolineare il tuo pensiero per cercare un aggancio dal quale fare un patetico tentativo di difesa.
      Molto allarmante.

      D’altronde il testo è chiaro e mi sa che qui l’analfabeta secondario sei proprio tu.
      Molto chiaro, in effetti.
      Dimmi, ancora niente sul mio amore per l’impero britannico? E’ scortese far aspettare gli altri.

  5. La quasi totalità delle persone è convinta che la Palestina sia stata graziosamente inghirlandata e donata agli ebrei da parte dei paesi occidentali vincitori della Seconda Guerra Mondiale. Fa bene leggere qualche articolo serio sull’argomento. Mi spiace che il materiale sia frammentato tra tanti diversi articoli però; si perde la visione d’insieme.

  6. Qui ci sono solo io che ho idee diverse dal monoblocco degli utenti indottrinati dalla propaganda di Zwey. E considerato che siamo uno contro 3-4 commentatori agguerriti e pronti a compiacere il cane alfa, non me la sto cavando per niente male.

    @Fenicio, cortesemente, non scrivere corbellerie per il gusto di sentire il “clac clac” dei tasti che vanno su e giù sulla tastiera.

    Il “monoblocco” degli “utenti indottrinati dalla propaganda di Zwey “[sic.] esiste solo nella tua mente.

    Vero è che ci siano diversi utenti che frequentano il blog e che hanno delle posizioni critiche rispetto al buonismo d’accatto dilagante fra molti soggettoni e soprattutto rispetto a quel “monoblocco” [cit.] che fa propria fin troppo soventemente la rapida equazione “palestinesi puovreh vittimeh – israeliani (anzi, sionisti Kattivi” ), e ciò è solo bene; tuttavia credo che nessuno fra gli utenti prenda automaticamente per oro colato quanto scrive il padrone di casa. Padrone di casa che però, a differenza di altri blogger e pagine di social network (che, guarda caso, sono tendenzialmente “filopalestinesi”) porta dati e documenti a sostegno dei suoi assunti, e non solo immagini e slogan ad effetto.

    Padrone di casa, lo evidenzio, che ti lascia liberamente sostenere le tue tesi, quali che siano, e lascia che siano la forza delle tue argomentazioni a decretarne la credibilità e la solidità, e non ricorre come altri (sia blogger che pagine di social network) al “ban facile perché la pensi diverso” (basta che tu bazzichi per un po’ stemafantasy.it o una delle pagine di sostegno della “causa palestinese” per respirare un clima un pochetto differnete).

    Tanto premesso, comprendo quello che scrivi nei tuoi commenti, e il tuo sforzo sarebbe davvero encomiabile se ti peritassi anche di snocciolare dati, numeri e soprattutto FONTI a sostegno dei tuoi assunti. Osservo anzi, in tal caso, il tuo contributo sarebbe davvero costruttivo e benefico per ognuno degli utenti, cani beta, lurker e aficionados.

    per cui ti esorto a voler continuare, se davvero lo ritieni: tuttavia vorrai prima docoumentarti adeguatamente. Non è così difficile: grazie ad internet, ogniuno che ne abbia il tempo e la voglia si trova a disposizione (anzi, “a portata di click”, se mi si consente l’abustata espressione” pressoché l’intero scibile umano).

    Buona fortuna

  7. Se facciamo il giochino del “chi c’era prima” la presenza dei proto-israeliti (tribù giudee che non si identificavano ancora come tali) è attestata già nella Tarda Età del Bronzo, col crollo del sistema dei palazzi e la nascita dei primi regni su base etnica piuttosto che territoriale. Gli Ebrei, come i Fenici ai quali sono linguisticamente e culturalmente legati, sono i discendenti delle prime popolazioni semitiche che si insediarono nella regione mediterranea della Mezzaluna fertile cui si sommarono in due ondate “semi-migratorie” Amorrei e soprattutto Aramei. Gli Arabi strapparono la Giudea all’Impero Bizantino con più di duemila anni di distanza dalle più antiche tracce archeologiche dei proto-Israeliti e avviarono una politica volta all’umiliazione (pagamento della jizya, esecuzioni sommarie, deportazioni) e alla conversione forzata degli Ebrei e dei Cristiani che la abitavano.

  8. Buonasera Zwei! Siccome volevo farmi un po’ una cultura sulla questione mediorientale (aka andare oltre le idiozie, o almeno imprecisioni, rituali di telegiornali e dibattiti), quale libro consiglieresti da leggere che tratti dell’argomento con serietà e completezza?

    Grazie mille

    PS Zodd alla fine che fine ha fatto?

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