Le Crociate: l’Appello di Clermont (1095) in Versione Integrale

Oggi cade un anniversario importante, quello del discorso che, secondo la storiografia tradizionale, ha dato l’avvio alla Prima Crociata. Prima di lasciarvi alla versione integrale del discorso di Papa Urbano II al Concilio di Clermont è necessario inserire la vicenda nel corretto contesto storico: “Dio lo vuole!”

 Manzikert: l’Inizio della Fine?

Partiamo dal 1071. Molti non sanno neanche cosa accadde in quell’anno. Tutte persone che magari parlano di Crociate e del buon Saladino fingendo di avere cognizione di causa. Beh, il 1071 è l’anno di Manzikert, una delle battaglie più importanti nella storia. L’Impero bizantino subisce una sconfitta devastante e perde l’intera Anatolia, il cuore dell’Impero, a favore dell’Islam. Non si tratta di una conquista immediata, ma di un processo lungo venti anni, durante i quali Bisanzio deve anche fronteggiare un imponente attacco Normanno (Roberto il Guiscardo) ai possedimenti nei Balcani, che rimangono territori contesi fino al 1085.

Nel 1091 i Musulmani tornano ad assediare Costantinopoli. Le mura reggono ancora, ma l’Impero cessa di essere il freno all’espansionismo musulmano verso la cristianità europea e non riesce più a garantire i pellegrinaggi europei in Terra Santa (vedi discorso qui sotto). Il grande Alessio Comneno comprende perfettamente che per l’Impero non ci sono alternative alla riconquista dell’Anatolia, ricca di risorse umane e materiali. Parliamo quindi di storia, di fatti reali, di un meccanismo di azione-reazione più semplice di quello che si possa pensare. Nel 1094 Alessio riesce a riprendere le Isole Egee ed il Mar di Marmara. Nello stesso anno, invia una richiesta a Papa Urbano II; gli servono rifornimenti e truppe professioniste. In cambio, è disposto a riunificare la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa (separate dallo Scisma del 1054) e a mettere la seconda sotto il comando della prima (cosa che Urbano II gradisce oltremodo).

Alessio, comandante militare di spessore, voleva mercenari. Re, principi, cavalieri e fondamentalisti cattolici li avrebbe volentieri evitati. Invece arrivarono in gran copia.

Ora, se avete voglia di andare oltre la citazione “Dio lo vuole!”, continuate a leggere.

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  •  Discorso di Urbano II al Concilio di Clermont (1095)

Popolo dei Franchi, popolo d’oltre i monti, popolo come riluce in molte delle vostre azioni eletto ed amato da Dio, distinto da tutte le nazioni sia per il sito del vostro paese che per l’osservanza della fede cattolica e per l’onore prestato alla Santa Chiesa, a voi si rivolge il nostro discorso e la nostra esortazione. Vogliamo che voi sappiate quale lugubre motivo ci abbia condotto nelle vostre terre; quale necessità vostra e di tutti i fedeli ci abbia qui, attratti.

Da Gerusalemme e da Costantinopoli é pervenuta e più d’una volta è giunta a noi una dolorosa notizia: i Persiani. gente tanto diversa da noi, popolo affatto alieno da Dio, stirpe dal cuore incostante e il cui spirito non fu fedele al Signore, ha invaso le terre di quei cristiani, le ha devastate col ferro, con la rapina e col fuoco e ne ha in parte condotti prigionieri gli abitanti nel proprio paese, parte ne ha uccisi con miserevole strage, e le chiese di Dio o ha distrutte dalle fondamenta o ha adibite al culto della propria religione. Abbattono gli altari dopo averli sconciamente profanati, circoncidono i cristiani e il sangue della circoncisione o spargono sopra gli altari o gettano nelle vasche battesimali; e a quelli che vogliono condannare a una morte vergognosa perforano l’ombelico, strappano i genitali, li legano a un palo e, percuotendoli con sferze, li conducono in giro, sinché, con le viscere strappate, cadono a terra prostrati. Altri fanno bersaglio alle frecce dopo averli legati ad un palo; altri, fattogli piegare il collo, assalgono con le spade e provano a troncare loro la testa con un sol colpo.

Che dire della nefanda violenza recata alle donne, della quale peggio è parlare che tacere? Il regno dei Greci è stato da loro già tanto gravemente colpito e alienato dalle sue consuetudini, che non può essere attraversato con un viaggio di due mesi. A chi dunque incombe l’onere di trarne vendetta e di riconquistarlo, se non a voi cui più che a tutte le altre genti Dio concesse insigne gloria nelle armi, grandezza d’animo, agilità nelle membra, potenza d’umiliare sino in fondo coloro che vi resistono? Vi muovano e incitino ali animi vostri ad azioni le gesta dei vostri antenati, la probità e la grandezza del vostro re Carlo Magno e di Ludovico suo figlio e degli  altri vostri sovrani che distrussero i regni dei pagani e ad essi allargarono i confini della Chiesa. Soprattutto vi sproni il Santo Sepolcro del Signore Salvatore nostro, ch’è in mano d’una gente immonda, e i luoghi santi, che ora sono da essa vergognosamente posseduti e irriverentemente insozzati dalla sua immondezza.

O soldati fortissimi, figli di padri invitti, non siate degeneri, ma ricordatevi del valore dei vostri predecessori; e se vi trattiene il dolce affetto dei figli, del genitori e delle consorti, riandate a ciò che dice il Signore nel Vangelo “chi ama il padre e la madre più di me, non è degno di me. Chiunque lascerà il padre o la madre o la moglie o i figli o i campi per amore del mio nome riceverà cento volte tanto e possederà la vita eterna”. Non vi trattenga il pensiero di alcuna proprietà, nessuna cura delle cose domestiche, ché questa terra che voi abitate, serrata d’ogni parte dal mare o da gioghi montani, è fatta angusta dalla vostra moltitudine, né è esuberante di ricchezza e appena somministra di che vivere a chi la coltiva. Perciò vi offendete e vi osteggiate a vicenda, vi fate guerra e tanto spesso vi uccidete tra voi. Cessino dunque i vostri odi intestini, tacciano le contese, si plachino le guerre e si acquieti ogni dissenso ed ogni inimicizia. Prendete la via del santo Sepolcro, strappate quella terra a quella gente scellerata e sottomettetela a voi: essa da Dio fu data in possessione ai figli di Israele; come dice la Scrittura, in essa scorrono latte e miele.

Gerusalemme è l’ombelico del mondo, terra ferace sopra tutte quasi un altro paradiso di delizie; il Redentore del genere umano la rese illustre con la sua venuta, la onorò con la sua dimora, la consacrò con la sua passione, la redense con la sua morte, la fece insigne con la sua sepoltura. E proprio questa regale città posta al centro del mondo, è ora tenuta in soggezione dai propri nemici e dagli infedeli, è fatta serva del rito pagano.

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Essa alza il suo lamento e anela ad essere liberata e non cessa d’implorare che voi andiate in suo soccorso. Da voi più che da ogni altro essa esige aiuto poiché a voi è stata concessa da Dio sopra tutte le stirpi la gloria delle armi. Intraprendete dunque questo cammino in remissione dei vostri peccati, sicuri dell’immarcescibile gloria del regno dei cieli.

O fratelli amatissimi, oggi in noi si è manifestato quanto il Signore dice nel Vangelo: Dove due o tre saranno radunati nel mio nome, ivi io sarò in mezzo a loro. Se il Signore Iddio non avesse ispirato i vostri pensieri, la vostra voce non sarebbe stata unanime; quantunque essa abbia risuonato con timbro diverso, unica fu tuttavia la sua origine: Dio che l’ha suscitata, Dio che l’ha ispirata nei vostri. cuori. Sia dunque questa vostra voce il vostro grido di guerra, dal momento che essa viene da Dio. Quando andrete all’assalto dei bellicosi nemici, sia questo l’unanime grido di tutti i soldati di Dio: “Dio lo vuole! Dio lo vuole!” E noi non invitiamo ad intraprendere questo cammino i vecchi o quelli che noti sono idonei a portare le armi; né le mogli si muovano senza i mariti o senza i fratelli o senza i legittimi testimoni: tutti costoro sono più un impedimento che un aiuto, più un peso che un vantaggio. I ricchi sovvengano i poveri e conducano a proprie spese con loro uomini pronti a combattere. Ai sacerdoti e ai chierici di qualunque ordine non sia lecito partire licenza dei loro vescovi, perché questo viaggio sarebbe inutile per loro senza questo consenso; e neppure ai laici sia permesso partire senza la benedizione del loro sacerdote. Chiunque vorrà compiere questo santo pellegrinaggio e ne avrà fatto promessa a Dio e a lui si sarà consacrato come vittima vivente santa e accettevole porti sul suo petto il segno della croce del Signore; chi poi, pago dei suo voto, vorrà ritornarsene, ponga alle sue terga; sarà così adempiuto il precetto che il Signore dà nel Vangelo: “Chi non porta la sua croce e non viene dietro di me non è degno di me”.

Clermont, 27 novembre 1095

35 pensieri riguardo “Le Crociate: l’Appello di Clermont (1095) in Versione Integrale

  1. Non so chi abbia postato l’articolo, ma evidentemente non sa nulla di storiografia: il Papa non sapeva un cazzo di ciò che avveniva in Terra Santa e inoltre tutte le cronache che abbiamo dell’Appello al Sinodo di Clermont sono successive alla Prima Crociata (e quindi successive alla morte di Urbano II). La situazione era decisamente diversa, i musulmani tolleravano i cristiani, che vivevano meglio sotto la Mezzaluna che sotto i Bizantini…

    ps. prima che me lo si chieda, sono laureato in Storia e la mia tesi verteva sulla Chiesa cattolica fra 11 e 13 sec. con un capitolo dedicato alle Crociate, quindi diciamo che sono competente in materia 😉

  2. Dalle poche parole che hai scritto deduco che saresti più adatto a portare le greggi al pascolo. Davvero, una mediocrità da far cadere le braccia.

    1. Ah ah ah!, Cardini!!!, il quale solitamente è del tutto incapace di distinguere il confine tra Storia e pregiudizio anti-israelitico, o se si preferisce, tra Storia e passione (nel suo caso: fanatismo) filo-islamica! ma per cortesia Esposito, non si ammanti di “scientificità” nella speranza di incutere timori reverenziali agli sprovveduti, non assuma un tono solenne e ieratico, lei non è l’unico ad aver studiato, anche se è uno dei pochi a scriver sciocchezze, su questo mi complimento con ei…

  3. Grazie, non conoscevo Cardini!
    Ad ogni modo, ho già argomentato la mia posizione nell’introduzione dell’articolo e in diversi post (cerca nell’archivio STORIA).

    ps Non amo sottolinearlo, specie perché conta la preparazione e non il pezzo di carta, ma sono laureato in giurisprudenza indirizzo storico, tesi sugli ospitalieri, esami sulla sharia, storia del diritto canonico, delle istituzioni medievali, ecc.

  4. Mi sfugge come mai Alessio, che mi sembra uno che ne sa, non abbia richiesto aiuto direttamente ai vari regni invece che al Papa.
    Dopotutto se voleva mercenari credo che nei campi della Francia se ne trovassero un soldo la dozzina.
    Era perchè ne aveva bisogno in fretta e di tanti?

  5. La situazione di fine XI secolo nell’Oriente Bizantino è molto complessa. Alessio sa che non potrà reggere l’urto musulmano senza Anatolia e chiede aiuto al Papa che, dati i suoi poteri spirituali e temporali, è l’unico in grado creare assenso intorno ad un intervento in terra santa.
    Non immaginiamola però come una richiesta strappalacrime nei confronti dei buoni e giusti sovrani europei. Alessio non voleva vedere re e principi stranieri nel suo Impero, magari pronti a rivendicare per loro i territori eventualmente riconquistati.

    Alcuni storici sostengono che non ci fu alcuna richiesta d’aiuto. Per quanto la loro obiezione sia legittima, trovo che si sposi male con la promessa di unificare nuovamente la Chiesa Cristiana. Alessio non avrebbe mai fatto questo passo senza avere qualcosa in cambio, quindi trovo più sensata la posizione sostenuta da vecchi storici come Gibbon e Giesebrecht.

  6. Boh, personalmente penso che questa “crociata” anti-musulmana stia diventando a tratti ridicola. I musulmani hanno fatto e fanno cose inenarrabili (anche se quella roba scritta nel discorso è chiaramente un mucchio di stronzate), ma questo non giustifica cose come le crociate.
    E, sicuramete sbaglio, ma mi pare che tu voglia far passare il messaggio che l’Europa cristiana sia stata l’isola felice di giustizia e civiltà del mondo, quando non è vero per un cazzo.

    1. Probabilmente EVEN THUGZ non capisce ciò che legge; nessuno vuol far passare l’Europa cristiana per “un’isola felice di giustizia”, come del resto l’ottimo Zweilawyer ha precisato: “Certo, non è che in Europa si stesse meglio”. Più chiaro di così, cosa desidera EVEN THUGZ, dei disegnini? ma perché certuni, anziché intervenire senza tema del ridicolo, non si occupano, chessò, di calcio o di filatelìa?

  7. Non ho mai sostenuto una stronzata del genere. Al contrario, da quasi tutti i miei articoli si desume che l’Europa era un luogo sporco e crudele. Quindi sì, sbagli.

    “Cose come le crociate” è un’affermazione di un qualunquismo tale da farmi presumere che la tua preparazione in materia sia piuttosto bassa.

  8. Oh, non mi pare di aver stuprato tua sorella, qualche critica agli articoli è normale. “Cose come le crociate” è scritto di merda, e siamo d’accordo.

    Cerco di esprimermi in modo meno rumeno: visto che (a tuo dire) la storiografia e l’informazione non fanno altro che tacere sulle merdate che combinano i musulmani, a mio parere ti stai lanciando in critiche eccessive e in certi casi non del tutto oggettive sull’Islam.

  9. Nell’articolo di Cardini non c’è nulla di sostanziale.
    Ci sono fatti noti e stranoti e un’interpretazione parziale che già ben conosciamo. Secondo il professore, Alessio considerava la perdita dell’intera Anatolia come poco più di una seccatura (so’ ragazzi), mentre le altalenanti vicende sui fronti occidentali erano il suo massimo cruccio. “[Alessio] aveva parecchi buoni motivi per andare d’accordo con i Turchi e quasi altrettanti per non fidarsi degli occidentali”, scrive il Cardini, tant’è che poi chiese aiuto agli occidentali contro i turchi.
    Cardini dà una sua interpretazione, come tutti gli storici, ed è un’interpretazione a senso unico. A questo proposito riposto una sua citazione dalla pagina di Wikipedia a lui dedicata:
    «La nuova primavera coranica, alla quale stiamo assistendo in questi anni, è una benedizione per il mondo […]. I credenti nel Dio di Abramo di tutto il mondo non possono che salutare nel rinascimento musulmano -al di là dei fenomeni politici che lo accompagnano ma che restano solo equivocamente collegati a esso- una riscossa della fede che solo alcuni lustri or sono era insperabile.»
    Secondo la stessa pagina, Cardini è anche un attivista antiamericano, pro Iraq e pro Afghanistan; proviene dalla destra sociale e si è candidato alle elezioni comunali con una coalizione indipendente di sinistra.
    Ora, chiunque ha il diritto di avere un’opinione politica e di manifestarla, per quanto gretta e stupida; quello che non è ammissibile è che un’interpretazione storica parzialissima venga spacciata come verità inconfutabile da un utente. L’articolo linkato è un minestrone pieno di distinguo e buchi logici e spero che la sua pochezza sia data dalla natura divulgativa, perché se il lavoro di un pluripremiato vate della storiografia è su questo livello, povera cultura italiana.
    L’interpretazione di Cardini, mirabilmente riassunta dal dottor Esposito, è quella prevalente nella storiografia odierna. Islam buono e moderno, cristianesimo oscurantista e brutale. Se l’Europa cristiana organizza una crociata, è un piano espansionistico e imperialista, come gli USA di oggi. Se il califfo Hakim fa il cattivello e perseguita i cristiani, è perché è un eretico per lo stesso islam: gli islamici veri sono tolleranti e a casa loro si sta bene, un po’ come in Iraq e in Afghanistan prima degli interventi imperialisti occidentali.
    Il dottor Esposito chiede confutazioni scientifiche. Bene. L’interpretazione di Cardini secondo cui Alessio preferiva i turchi agli occidentali è smentita dai fatti. Alessio si è alleato a più riprese con gli uni e con gli altri, e in termini di cambiamenti di confini ha ricevuto i maggiori benefici dall’allenaza con i cristiani e i maggiori danni dalle aggressioni musulmane. Ma chi se ne frega: Cardini dice che in medio oriente era un beatitudine continua e che i turchi selçuk erano un po’ rozzi ma in fondo tranquilli, quindi è così e basta, contro ogni evidenza, stiamo parlando di un professorone ergo ipse dixit. Su quali basi Cardini afferma che Alessio preferisse i turchi agli europei? Su nessuna. E’ solo il suo romanzo personale. La solita pappardella filoislamica che deforma i fatti per proporre un islam tollerante, democratico e mistico, contro ogni evidenza di barbarie e aberrazione. Che palle.

  10. Fra l’altro si tratta di uno scritto da cui lo stesso Cardini si è progressivamente allontanato. Dello storico in questione ho apprezzato diversi lavori, ma ogni tanto se ne esce con delle vere e proprie assurdità (vedi anche 11 settembre, roba da capra ignorante di sgarbiana memoria).

  11. Ma è possibile che perfino persone che dovrebbero studiare questi fatti come LAVORO, indi su basi scientifiche, non possano fare a meno di tirarci dentro cagate irrilevanti tipo l’afghanistan, il malvagio sionista, l’11 Settembre, le salsicce delle feste dell’unità, cazzi & mazzi??
    Also, giusto per capire, questa malsana commistione fra STORIA/ARCHEOLOGIA e SCIENZE POLITICHE (cioè tra gente che studia e gente che scopa) è un’altra tipicità italiana di cui vantarsi, o è comune fra gli storici moderni?

  12. L’interpretazione di Cardini secondo cui Alessio preferiva i turchi agli occidentali è smentita dai fatti. Alessio si è alleato a più riprese con gli uni e con gli altri, e in termini di cambiamenti di confini ha ricevuto i maggiori benefici dall’allenaza con i cristiani e i maggiori danni dalle aggressioni musulmane.

    Oddio.
    D’accordo sulla maggior parte delle cose che hai detto, ma su “ha ricevuto i maggiori benefici dall’alleanza con i cristiani” ci andrei piano, specie considerando il bel regalo che i cristiani fecero ai bizantini solo un secolo dopo nella Quarta Crociata ^_^’

  13. Il problema dell’articolo non e` tanto se il Medio Oriente fosse o no un bel posto per vivere, quanto il fatto di aver riportato un discorso del papa pronunciato per incitare i guerrieri della cristianita` a prendere le armi e marciare sulla Terra Santa e farlo seguire da:

    Come avrete capito, il Medio Oriente non era una terra governata con capacità e compassionevole amore dai musulmani.

    Cos’altro avrebbe potuto dire il papa? E` ovvio che sparasse merda sul nemico, si chiama propaganda.

  14. La conclusione era riferita soprattutto al box introduttivo. Non è che ci fosse bisogno del discorso del Papa per capire che l’islam rappresentava una minaccia.

  15. @Davide Esposito

    “i cristiani, che vivevano meglio sotto la Mezzaluna che sotto i Bizantini…”

    va beh ma qui siamo oltre, Mad Max oltre la sfera del tuono…
    sei un avatar che esiste solo per eccitare fascisti virtuali vero? Il tuo stesso nick “Eshposito” cioè “figlio di nessuno” allude a un’identità virtuale. Mi dispiace ma il tuo fake è miserabilmente fallito. Vero è che ancora oggi contro ogni decenza e norma di buona educazione esistono miserabili individui che esercitano il cristianesimo nei paesi arabi e costruiscono chiese lì dove non pertingono, visto che il Nord Africa e il Medio Oriente sono invece la terra d’origine dei popoli arabi e musulmani come tutti sanno e come testimonia il film Il Gladiatore. Ma la Primavera Araba farà presto giustizia di questi colonialisti: ieri le suore plutogiudaicomassoniche dell’ultimo villaggio aramaico di Aram (Siria) sono state arrestate e presto saranno giustiziate dal tribunale del popolo islamico, sosteniamoli tutti!

  16. Beh, visto che me lo hai linkato, me lo son letto anche per via del fatto che a breve avrò l’esame di Storia Medievale x)
    Proprio sulle crociate, il mio libro (del professore, ovviamente) riporta un motivo che non è presente nel tuo articolo, vorrei sapere che ne pensi.
    In pratica, a muovere gli intenti del papato non sarebbe stato tanto un proposito di conquista di Gerusalemme (o di aiuto a Bisanzio, o di contrapposizione vera e propria con il mondo islamico) quanto una necessità di “calmare” la situazione signorile europea.

    Riporto:

    [i]Di fatto, il papa Urbano a Clermont era intervenuto per ristabilire la pace nel turbolento mondo dei nobili francesi – in lotta fra loro e contro il re – sollecitandoli a ritrovare un’unanimità che consentisse loro di portare soccorso all’impero Bizantino minacciato dai turchi Selgiuchidi […]
    L’invito del Papa a soccorrere i bizantini – che poco prima erano stati al Concilio di Piacenza solo per ingaggiare cavalieri pesanti, non certo per cercare alleanze con gli Occidentali – nascondeva in realtà il tentativo di decongestionare l’Europa dall’ingombrante presenza di cavalieri violenti in cerca di fortuna, che non esitavano a razziare popolazioni inermi e beni ecclesiastici […] Indirizzare queste forze irrequiete verso la lotta agli “infedeli” significava rivestire anche di significato religioso le prospettive di nuovo bottine nelle ricche terre d’Oriente.
    Contemporaneamente, e in maniera del tutto indipendente, si diffuse un movimento di religiosità popolare rivolto al pellegrinaggio in terrasanta, propagato da ambigui predicatori itineranti […] che seppero raccogliere masse disorganizzate e inermi, avviandole verso la Palestina. L’idea di riconquistare Gerusalemme, del tutto assente dall’assise di Clermont, pare sia invece maturata quasi spontaneamente proprio dall’incontro dei “poveri pellegrini” superstiti -pochi infatti sopravvissero fino alla meta- con l’esercito dei “Franchi” diretto in oriente.[/I]

    Poi prosegue con la conquista e Goffredo da Buglione, ovviamente.

  17. Ciao Zwei, quando non ho impegni, passo volentieri il tempo fra queste righe: Una sola annotazione, furono i turchi selgiuchidi a vincere la battaglia di Manzikert.
    Fu Urbano II a parlare di persiani o è un semplice refuso?
    Ma la riflessione che volevo porre, è questa:
    trovi, che l’ avere nelle nostre scuole, sempre trascurato la storia bizantina, sia alla base dei tanti fraintendimenti (al netto di coloro che debbono necessariamente tacciare di tutte le nefandezze l’Europa “cristiana”) sul reale contributo portato dalla civiltà musulmana, che in queste pagine, non si nega ma si cerca di ricondurre ad una più ponderata valutazione, al bacino del mediterraneo?

  18. Caro ESPOSITO, probabilmente la tua ‘laurea’ l’hai conseguita per corrispondenza. Su quali testi hai ‘studiato’, sulla rubrica “Lo sai” della Settimana enigmistica?

    1. Leggo ora la sua risposta data dopo 3 anni dalla mia.
      Nel frattempo ho conseguito il Dottorato di ricerca in storia, tesi di dottorato sulla propaganda crociata, sono stato assistente alla cattedra di Storia del cristianesimo medievale per cui ho tenuto un corso sulle crociate, ho partecipato al Crusades Forum dell’Università di Saint Louis… Vogliamo riparlare dei testi che ho studiato?

      1. Certo, sarebbe molto interessante. … e ovviamente sarebbe ancora più interessante verificare ciò che di vero dicono … perché la storia fino in fondo la conosce solo … E SOTTOLINEO SOLO … DIO. 😉

  19. scusate se intervengo da non storico, ma al di là dei dati quantitativi e delle interpretazioni parziali,
    non so se nessuno di voi è credente come me, ma sicuramente avrete una morale, ce l’abbiamo tutti,
    nessuno si è posto il problema che un Papa, discendente di Pietro, portavoce di Cristo, capo della Chiesa, possa aver detto frasi come:
    “strappate quella terra a quella gente scellerata e sottomettetela a voi”
    “Chiunque lascerà il padre o la madre o la moglie o i figli o i campi per amore del mio nome riceverà cento volte tanto e possederà la vita eterna”
    “a voi è stata concessa da Dio sopra tutte le stirpi la gloria delle armi.”
    “Sia dunque questa vostra voce il vostro grido di guerra, dal momento che essa viene da Dio”
    e tante altre che incitano all’odio, alla violenza, alla guerra, cioè tutto l’opposto della parola di Cristo?
    Lo so, mi direte, che 10 secoli fa era molto diverso, che non si possono applicare i nostri concetti di morale, l’idea di giustizia etc, ma siccome spesso vengono invece usate le parole del Corano, che ne ha 14 di secoli, per dimostrare l’innata violenza e arretratezza dell’Islam rispetto alle nostre civilissime e avanzate radici cristiane, magari un pensiero un po’ più complesso ci starebbe bene.
    Grazie e buona continuazione

    1. “Chiunque lascerà il padre o la madre o la moglie o i figli o i campi per amore del mio nome riceverà cento volte tanto e possederà la vita eterna” –> Mt 19,23-30, non l’ha detto il papa, ma gesù.

  20. Lo so, mi direte, che 10 secoli fa era molto diverso, che non si possono applicare i nostri concetti di morale, l’idea di giustizia etc,

    Esatto.

    ma siccome spesso vengono invece usate le parole del Corano, che ne ha 14 di secoli, per dimostrare l’innata violenza e arretratezza dell’Islam rispetto alle nostre civilissime e avanzate radici cristiane, magari un pensiero un po’ più complesso ci starebbe bene.

    Comparare un sermone del XI° secolo con un testo sacro per natura dottrinale, non mutabile e non interpretabile, è un atto di grande disonestà intellettuale.

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